L’esame MOC – densitometria ossea è disponibile presso Humanitas Medical Care – San Luca, a Rivoli.
Che cos’è la MOC?
La MOC – Mineralometria Ossea Computerizzata é una tecnica diagnostica radiografica, non invasiva, che misura il Contenuto Minerale Osseo (BMC) e la Densità Minerale Ossea (Bone Mineral Density o BMD) del segmento osseo in esame.
A cosa serve l’esame?
La MOC permette un’accurata misurazione della massa ossea che viene rilevata e quantificata secondo una classificazione proposta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
La possibilità di rilevare e quantificare accuratamente le differenze assolute nella mineralizzazione dell’osso è di grande valore nella diagnosi e cura delle malattie metaboliche dell’osso, in particolare dell’osteoporosi.
L’osteoporosi è una malattia sistemica dello scheletro caratterizzata da una bassa massa ossea e dal deterioramento della microstruttura del tessuto osseo che comporta un conseguente incremento della sua fragilità e suscettibilità al rischio di frattura.
Con la MOC si può rilevare la presenza di osteoporosi o osteopenia.
L’osteoporosi può colpire ad ogni età, anche se il picco di incidenza é nell’età matura e anziana.
L’osteoporosi primaria é a sua volta classificata in 2 tipi:
- tipo 1 – osteoporosi postmenopausale, associata alla ridotta secrezione di estrogeni
- tipo 2 – osteoporosi senile, – può colpire entrambi i sessi dopo i 70 anni di età
L’osteoporosi secondaria rispecchia l’incidenza delle malattie e/o condizioni cliniche e/o uso cronico di farmaci a cui è associata.
La MOC viene anche utilizzata nel monitoraggio delle terapie per l’osteoporosi.
La classificazione degli individui utilizzando densitometria con MOC DEXA (a doppia energia), secondo i criteri dell’OMS, viene utilizzata anche nella valutazione globale del rischio di frattura a 10 anni secondo i metodi di valutazione FRAX e DEFRA che tengono conto oltre alla densitometria (che riveste un ruolo fondamentale) anche di fattori di rischio del singolo paziente quali: pregresse fratture, familiarità di fratture, uso di farmaci (cortisonici, inibitori aromatasi, ecc.), fumo, consumo di alcool, malattie come l’artrite reumatoide.