Causata da una predisposizione genetica o da scorrette abitudini di vita, la malattia venosa degli arti inferiori ha un’altissima incidenza e un elevato costo sociale
Le vene varicose rappresentano una delle malattie più diffuse a livello mondiale, con un conseguente elevato costo sociale. Se non curata, può dare complicanze, fino a invalidità permanenti con un costo prima di tutto per la persona e poi per il Sistema sanitario nazionale e la società.
Le cause della malattia venosa degli arti inferiori possono essere genetiche – si nasce con questa predisposizione – o comportamentali e riguardare quindi abitudini di vita non sane che possono facilitarne lo sviluppo, come la sedentarietà, il fumo e il sovrappeso. Ci sono poi dei fattori di rischio come la gravidanza e l’essere donna, in cui in generale la malattia si presenta più frequentemente (quattro donne per ogni uomo) e in modo più aggressivo. L’incidenza inoltre aumenta con l’età e tra i ceti sociali più bassi.
Sulla minor incidenza maschile: «L’uomo va incontro a meno fattori di rischio: oltre a non avere gravidanze, fa tendenzialmente una vita più attiva (anche se tra i giovani la differenza di vita attiva/sedentaria tra maschi e femmine si è di molto attenuata). Bisogna anche dire però che l’uomo è meno attento alla salute e ai segnali del proprio corpo. quindi aspetta spesso troppo tempo prima di rivolgersi al medico, magari spinto dalla propria compagna, e rischia di arrivare a uno stadio della malattia più avanzato.
Magri, attenti e attivi
Se la base genetica è uguale per tutti, è vero che uno stile di vita sano riduce l’incidenza delle varici. Ecco i consigli di prevenzione: «Magri, attenti e attivi sono le parole chiave che dico ai miei pazienti. Seguire una sana alimentazione che permetta di non eccedere col peso, non fumare, fare attività fisica, essere attenti a se stessi cioè alle manifestazioni di malattia (le mie gambe stanno cambiando, fanno male, presentano degli inestetismi che prima non vedevo, eccetera). Se la causa è genetica la malattia si paleserà comunque, ma magari saremo riusciti a ritardarla o a contenerne la gravità.
L’importanza dell’informazione
Le vene varicose sono una malattia più diffusa tra i ceti sociali più fragili, anche perché c’è meno accesso a una corretta informazione, la prevenzione fa meno presa e, poiché è una malattia che riguarda nel 75 per cento dei casi le donne, si diffonde maggiormente in quei contesti dove il ruolo della donna è più marginale.
Oltre a essere una malattia con un tasso di crescita importante, purtroppo ha anche un’alta percentuale di recidive. A una donna operata, attenta allo stile di vita (che quindi non peggiora la situazione con atteggiamenti scorretti) resta comunque un rischio di recidiva annuale che sfiora il 10 per cento.