È partita anche quest’anno la campagna di sensibilizzazione rivolta a dipendenti e collaboratori della Clinica che, attraverso i volti di medici e personale sanitario-assistenziale e amministrativo, invita a vaccinarsi contro l’influenza per difendere se stessi e i pazienti.
Ritorna anche quest’anno “Più vicini col vaccino”, la campagna di sensibilizzazione che Humanitas Cellini adotta per suggerire a dipendenti e collaboratori della Clinica di vaccinarsi contro l’influenza. L’iniziativa viene condotta in Humanitas Cellini per mezzo di canali di comunicazione interna che includono una serie di manifesti con i volti di personale medico, sanitario-assistenziale e amministrativo. «Si tratta di una scelta consapevole che abbiamo adottato anche quest’anno con senso di responsabilità e sicurezza verso i pazienti della Clinica e verso le persone più deboli ed esposte», sottolinea la dottoressa Renata Ranieri, Direttore sanitario di Humanitas Cellini.
Sono peraltro proprio i medici e il personale sanitario di assistenza ad apparire per almeno tre motivi tra i destinatari del vaccino indicati dal ministero della Salute: il rischio personale di contrarre l’influenza trovandosi a contatto continuo con soggetti ammalati di forme respiratorie e di influenza soprattutto nei periodi di diffusione epidemica dei virus; l’assenza dal lavoro per influenza proprio nel periodo in cui è maggiore la richiesta di assistenza da parte della popolazione; il rischio di diventare trasmettitore di infezione da virus influenzali proprio in ospedale, dove è invece necessario il massimo della tutela.
La vaccinazione rimane peraltro la forma più efficace di prevenzione dell’influenza. L’OMS (Organizzazione mondiale della sanità) e il Piano nazionale prevenzione vaccinale 2017-19 riportano tra gli obiettivi di copertura per la vaccinazione antinfluenzale il 75 per cento come traguardo minimo perseguibile e il 95 per cento come traguardo ottimale negli ultra 65enni e nei gruppi a rischio.
Oltre a medici e personale sanitario di assistenza, da metà ottobre a fine dicembre la vaccinazione antinfluenzale viene offerta attivamente e gratuitamente a: soggetti di età pari o superiore a 65 anni; bambini di età superiore ai sei mesi, ragazzi e adulti fino a 65 anni affetti da malattie che aumentano il rischio di complicanze da influenza; bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale; donne che all’inizio della stagione epidemica si trovano in stato di gravidanza; individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti; familiari e contatti di soggetti ad alto rischio di complicanze; soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori; personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani; donatori di sangue.