Le urine scure possono rappresentare una condizione del tutto fisiologica o segnalare la presenza di patologie da porre all’attenzione del medico.
Le urine di una persona in salute appaiono limpide, inodore e di un colore che va dal giallo tenue al giallo miele.
Urine tendenti all’arancione intenso o al marrone possono segnalare una patologia del fegato (epatiti, cirrosi, neoplasie) o un’ostruzione delle vie biliari, soprattutto se si associano a feci molto chiare e a colorito giallastro.
Sfumature che vanno dal rosa al rosso fanno sospettare la presenza di sangue nelle urine (ematuria), eventualità frequente nella cistite e nelle altre infezioni delle vie urinarie, nelle patologie renali e vescicali, nelle prostatiti e in alcune neoplasie.
Più raramente le urine assumono una colorazione blu o verdastra, dovuta a infezioni batteriche o infezioni del tratto urinario.
Episodi occasionali di urine che virano verso l’arancione, il verde o il marrone sono normali, soprattutto durante gli stati febbrili, dopo un’abbondante sudorazione o dopo l’assunzione di determinati farmaci (per esempio vitamine, antibiotici, lassativi) o cibi (per esempio carote, barbabietole, fave, asparagi).
Se il fenomeno si prolunga per giorni o settimane forse c’è qualcosa che non va: quanto più le urine sono maleodoranti, torbide e scure, tanto più è probabile che vi sia un’infezione, un’infiammazione o qualche altro problema da indagare. È bene fare attenzione anche alla presenza di altri sintomi come sudorazione, spossatezza, malessere generale, dolore durante la minzione e bisogno frequente di urinare.
I primi accertamenti da fare in questi casi sono l’esame delle urine e l’urinocoltura, seguiti da una visita urologica.