Trattenere le urine è un’abitudine sempre più diffusa, soprattutto tra le persone che conducono una vita frenetica e che trascorrono tutta la giornata fuori casa.
Cosa succede quando si trattiene l’urina?
Quando la vescica si riempie oltre la capacità massima, i nervi periferici si attivano e inviano un segnale al sistema nervoso centrale: a questo punto il cervello può “comandare” alla vescica di svuotarsi oppure no, secondo le circostanze. Se, per esempio, non si ha un bagno nelle vicinanze il cervello inibirà lo svuotamento della vescica.
È pericoloso per la salute trattenere le urine?
Se non si hanno problemi al sistema urinario, trattenere occasionalmente le urine non è pericoloso. Di solito la vescica si riempie circa 300 ml, e, a seconda del livello di idratazione, una persona dovrebbe svuotarla ogni tre/sei ore. Non esiste però una “linea guida” che ci dica per quanto tempo sia possibile o consigliabile trattenere le urine in sicurezza. Questo intervallo varia in base alle dimensioni effettive della vescica, alle abitudini individuali, all’età e alla presenza di determinate condizioni (come la gravidanza o la prostata ingrossata).
Tuttavia, l’abitudine a rimandare lo svuotamento della vescica non è affatto una buona abitudine, poiché determina più probabilità di sviluppare infezioni del tratto urinario. Trattenendo l’urina, infatti, tratteniamo tossine, batteri e sostanze acide.
Le infezioni urinarie presentano spesso i seguenti sintomi:
- Bruciore durante la minzione
- Voglia forte e frequente di urinare
- Incontinenza urinaria e perdite
- Presenza di sangue nelle urine
Quando trattenere le urine può fare male?
Ci sono alcune condizioni nelle quali trattenere le urine può aumentare ancora di più il rischio di infezioni o di malattie renali, ad esempio:
- Prostata ingrossata
- Vescica neurogena
- Disturbi renali
- Ritenzione urinaria.