Per farsi trovare in forma con l’inizio della stagione dello sci serve un’adeguata preparazione muscolare e cardiovascolare. Dopodiché gli sciatori potranno affidarsi allo “Ski warm up” realizzato da Fisio&Lab e Fisi.
L’inverno alle porte e le prime nevicate già registrate in montagna annunciano l’arrivo della stagione dello sci: l’imminente ponte dell’Immacolata sarà l’occasione per tornare sulle piste e mettere alla prova la nostra forma fisica. Sapremo farci trovare pronti? Come dobbiamo allenarci per sciare in sicurezza senza rischiare di incappare negli infortuni che colpiscono chi s’avventura sulla neve privo dell’adeguata preparazione?
«Intanto è necessaria una buona preparazione a livello muscolare e cardiovascolare – spiega Roberto Peretti, direttore tecnico di Fisio&Lab, Centro medico di fisioterapia e riabilitazione ortopedica e sportiva di corso Agnelli 109/E a Torino -. Servirà a farci godere la giornata con prestazioni migliori e ad aumentare la resistenza alle condizioni avverse della pista, soprattutto a fine giornata. Inoltre, una migliore condizione fisica ci renderà più reattivi anche nei cambi di direzione di fronte a una persona o a un ostacolo improvviso da evitare». Si tratta di un lavoro di preparazione può essere iniziato in primavera-estate per poi essere intensificato con l’avvio della stagione dello sci.
«E’ inoltre fondamentale fare sempre un corretto riscaldamento al mattino prima di salire sugli impianti o iniziare l’attività. Per sciare in maniera più sicura bastano 10-15 minuti di lavoro mirato, differenziato sulle singole caratteristiche dello sportivo», aggiunge Peretti. In quest’ottica, proprio Fisio&Lab e il Comitato Alpi occidentali della Fisi (Federazione italiana sport invernali) hanno realizzato lo scorso inverno “Ski warm up”: «Si tratta di un programma codificato di riscaldamento mirato alle diverse tipologie di sciatori, frutto di un approfondito lavoro d’équipe medico-tecnica e ideale per chi s’affaccia sulla stagione dello sci», precisa il dottor Valter Brossa, responsabile della Pneumologia di Humanitas Cellini di Torino, specialista in Malattie dell’apparato respiratorio e Medicina del lavoro, oltre che referente del Comitato alpi occidentali della Fisi.
“Ski warm up” è un vero e proprio manifesto che, con l’aiuto di immagini affiancate da brevi e precise indicazioni, realizza il perfetto schema di riscaldamento per chi sta per scendere in pista: «E’ diversificato in tre sezioni di diverso colore – aggiunge ancora il dottor Brossa -: sciatore occasionale, sciatore assiduo e sciatore agonista. A ciascuna categoria è consigliato un differente grado di intensità nell’esecuzione di esercizi che sono comuni a tutti e sempre mirati a permettere di sciare in agilità e sicurezza».
I dieci esercizi da fare prima di scendere sulle piste di sci sono questi, per ciascuno di loro è previsto un grado di difficoltà legato alla categoria di appartenenza (sciatore, occasionale, assiduo o agonista):
- Squat.
- Circonduzione base dell’anca.
- Abduzione dell’anca.
- Affondi + Allungamento.
- Propriocettiva base.
- Elevazione arti superiori.
- Inclinazioni laterali o del busto.
- Rotazione busto.
- Core stability frontale.
- Core stability laterale.
Prepararsi alla stagione dello sci in modo adeguato è un obbligo per tutti gli appassionati e richiede la giusta preparazione di cuore e gambe. Ma è un aspetto che interessa in modo particolare gli sciatori agonisti. «In questo caso è fondamentale il lavoro di équipe – sottolinea Roberto Peretti -: è opportuna una stretta collaborazione tra allenatore, tecnico, preparatore sportivo ed équipe medico-riabilitativa. Troppo spesso manca il dialogo preventivo tra le diverse figure e si ricorre alla figura medica solo di fronte a un problema». Sarebbe invece benvenuto un confronto preventivo: «Soprattutto quando a carico del sistema muscolo-scheletrico del giovane atleta emergono sintomi di sofferenza tipo gonfiore, dolore dopo l’allenamento o sovraccarico. Curare tempestivamente e consapevolmente i piccoli problemi può spesso prevenire un infortunio molto più grave».
Sempre agli atleti, il Centro Fisio&Lab raccomanda il test di valutazione funzionale: una mappatura delle capacità di forza e della condizione dell’atleta, in evoluzione nel tempo. «Ci permette di comprendere se esistono deficit da colmare con un intervento specifico e, in caso di infortunio, di valutare il recupero rispetto alla condizione pre-infortunio», conclude il direttore tecnico Roberto Peretti.