Di sciatalgia, il classico dolore alla schiena, ne ha sofferto almeno una volta nella vita l’80% degli italiani: è infatti una problematica molto comune che colpisce soprattutto chi ha una età più avanzata, ma non solo.
Attraverso quali sintomi si manifesta, quali sono le cause scatenanti e quali i percorsi di cura dopo la diagnosi, lo ha raccontato il dottor Carlo Alberto Benech, responsabile di Centro di Chirurgia Robotica Vertebrale di Humanitas Cellini, nella puntata di Elisir andata in onda il 28 maggio.
Cos’è la sciatalgia e come si manifesta?
Per sciatalgia si intende un dolore che parte dalla schiena e si irradia alla gamba e talvolta anche al piede. Si tratta di una compressione del nervo che causa appunto dolore, ma anche formicolio e disturbi del movimento.
Quali esami diagnostici sono indicati?
L’esame principe è la Risonanza Magnetica, poi la TAC, l’RX e l’elettromiografia che valuta la funzionalità dei nervi. Il consiglio è quello di rivolgersi sempre allo specialista per individuare insieme la terapia corretta e capire anche quanto il deficit motorio impatta sulla vita quotidiana del paziente.
Quali sono le cause?
Sono multifattoriali: posture scorrette, stile di vita sedentario, sovrappeso. Il dolore può essere anche causato dalla presenza di ernia del disco.
Come ci si comporta in caso di mal di schiena e male alla sciatica?
In base alle indicazioni dello specialista si può iniziare con una terapia farmacologica (farmaci antinfiammatori, cortisone, farmaci neurotrofici a base di vitamina B12 che rinforzano la guina del nervo). Nel 90% dei casi la sciatalgia si risolve con la sola terapia conservativa. 1 volta su 10 invece è necessario l’intervento chirurgico, quando la qualità di vita è diventata inaccettabile e i farmaci o il movimento non bastano.
Come si svolge l’intervento chirurgico?
Si interviene sulla rimozione del conflitto tra ernia e radice nervosa o in caso di canale troppo stretto in cui i nervi sono pizzicati si va ad allargarlo e attraverso il posizionamento di viti si stabilizza la colonna vertebrale.
Oltre all’intervento tradizionale, esiste quello di Chirurgia robotica: si tratta di una chirurgia in uso già da sei anni, che garantisce maggiore precisione e sicurezza e minore invasività, oltre ad un recupero post operatorio più rapido e semplice, tanto che il paziente dopo pochi giorni può tornare a casa e dopo un mese circa tornare al lavoro.
Naturalmente anche dopo gli interventi con Chirurgia robotica è molto importante pianificare un percorso di riabilitazione fisioterapica e mantenere uno stile di vita corretto.
https://www.raiplay.it/video/2024/05/Elisir—Puntata-del-28052024-98071148-737a-445f-9faf-947a8a9c9c14.html?wt_mc=2.www.cpy.raiplay_vid_Elisir. (intervista dal minuto 22:30 al minuto 35:51 circa)