L’acne è una condizione della pelle caratterizzata dall’infiammazione delle unità pilosebacee, che comprendono il follicolo pilifero e la sua ghiandola sebacea. Questa patologia si manifesta con diverse tipologie di lesioni, come comedoni (punti neri e bianchi), papule, pustole e, nei casi più gravi, cisti e noduli. Le aree più colpite sono generalmente il viso, il torace, il dorso e il collo. Se non adeguatamente trattata, l’acne può lasciare cicatrici permanenti e macchie scure, conosciute come pigmentazione post-infiammatoria.
Quali sono i sintomi dell’acne?
L’acne può presentarsi con una varietà di sintomi, tra cui comedoni aperti e chiusi (punti neri e bianchi), ovvero un accumulo di sebo all’apertura del follicolo pilifero, papule, che appaiono come piccoli rilievi cutanei di colore rosso o rosa, pustole (brufoli), noduli e cisti, entrambi lesioni infiammatorie più o meno gravi.
In alcuni casi, possono essere presenti sensazioni di prurito, dolore e fastidio. L’acne può manifestarsi con più tipi di lesioni contemporaneamente, soprattutto negli adolescenti, dove la presenza simultanea di comedoni, papule e pustole è molto comune.
L’acne viene classificata in base alla gravità delle lesioni, ovvero: acne lieve quando sono presenti principalmente comedoni e altre lesioni non infiammatorie o solo leggermente infiammatorie, acne moderata che comporta la presenza di più comedoni, papule e pustole, con una prevalenza di lesioni infiammatorie e infine, acne severa con lesioni nodulo-cistiche che coinvolgono il viso e spesso anche il tronco, con tendenza alla formazione di cicatrici permanenti.
Quali sono le tipologie di acne?
L’acne può comparire in vari momenti della vita, ma si distingue principalmente in due categorie:
- acne giovanile (o adolescenziale) che colpisce i giovani di età compresa tra i 14 e i 20 anni e si sviluppa durante la pubertà, a causa dell’aumento della produzione di sebo stimolata dagli ormoni sessuali e spesso si risolve spontaneamente al termine dello sviluppo;
- acne tardiva (o dell’adulto) che compare dopo i 25 anni o persiste dall’adolescenza, è più comune nelle donne e può essere influenzata da fattori ormonali, come l’ovaio policistico o variazioni nei livelli di androgeni.
Oltre a queste forme, esistono altre varianti come l’acne neonatale e l’acne gravidica, che si manifestano rispettivamente nei neonati e durante la gravidanza a causa di cambiamenti ormonali.
Quali sono le cause dell’acne?
L’acne è una patologia complessa a eziologia multifattoriale, influenzata da diversi fattori:
- alterazione della cheratinizzazione: un’eccessiva produzione di cellule cutanee che ostruisce i follicoli;
- aumento della produzione di sebo: stimolata dagli ormoni, soprattutto durante l’adolescenza;
- colonizzazione batterica: il Cutibacterium acnes prolifera nei follicoli ostruiti, provocando infiammazione;
- infiammazione: la reazione del sistema immunitario alla proliferazione batterica.
Quali sono i fattori di rischio per l’acne?
Alcuni fattori possono peggiorare o stimolare l’acne, tra questi: gli squilibri ormonali, lo stress, le diete ricche di alimenti ad alto indice glicemico, l’inquinamento e gli agenti ossidanti come il fumo e l’alcol e l’uso di cosmetici comedogenici.
Anche lavarsi troppo frequentemente o utilizzare prodotti aggressivi può irritare la pelle e aumentare la produzione di sebo.
Infine, è importante non rimuovere manualmente i punti neri o i brufoli per non peggiorare l’infiammazione e con essa il rischio di sovrainfezioni e cicatrici.
Quali sono le cure per l’acne?
La diagnosi e il trattamento dell’acne devono essere effettuati da un dermatologo, che valuterà la condizione della patologia e prescriverà il trattamento più adeguato, nel caso della presenza di acne lieve sono raccomandati i trattamenti topici con detergenti specifici, creme antibiotiche o antisettiche, e retinoidi (derivati della vitamina A) per ridurre i comedoni e le microcisti e possono essere consigliati anche peeling chimici leggeri.
Per il trattamento dell’acne moderata è consigliata una terapia sistemica con antibiotici per via orale, associata a trattamenti topici.
Infine, per l’acne severa è possibile ricorrere all’isotretinoina, un derivato della vitamina A molto efficace, ma con potenziali effetti collaterali, che richiede un monitoraggio medico costante.
Nelle giovani donne, l’acne associata a squilibri ormonali o a sindrome dell’ovaio policistico può migliorare con l’uso di contraccettivi orali specifici.
In cosa consiste la prevenzione per l’acne?
Sebbene la predisposizione genetica non sia modificabile, è possibile agire su altri fattori per prevenire o ridurre l’insorgenza dell’acne: prestando attenzione all’alimentazione – evitando cibi ad alto indice glicemico – e all’igiene, usando prodotti non comedogenici e rimuovendo sempre il trucco prima di dormire, e applicando la protezione solare prima di esporsi al sole.
L’intervento tempestivo di un dermatologo e l’adozione di abitudini corrette possono aiutare a gestire efficacemente l’acne, riducendo il rischio di complicanze estetiche e psicologiche.