La congestione nasale, avvertita come una sensazione di naso chiuso, è dovuta all’infiammazione dei seni venosi, grandi vene che affiorano nella mucosa nasale.
Nel corso dell’infiammazione, detta rinite, i seni venosi possono gonfiarsi fino a bloccare il flusso respiratorio in una o entrambe le narici. Di notte questo fenomeno può sfociare in apnee che costringono a respirare con la bocca e che disturbano il sonno.
Le cause della rinite possono essere diverse.
La rinite allergica è dovuta alla reazione del sistema immunitario al contatto con allergeni provenienti dall’ambiente, per esempio pollini o acari della polvere. Non è contagiosa e può essere trattata con antistaminici e decongestionanti.
Si sospetta una rinite allergica se la congestione nasale:
- si presenta in primavera e dura per tutto il periodo di rilascio dei pollini nell’aria;
- si manifesta in ambienti favorevoli alla formazione e al ristagno di polvere
- si associa a lacrimazione, prurito al naso e agli occhi e febbre bassa (la cosiddetta “febbre da fieno”)
- il paziente ha una storia familiare di allergie.
Tra le riniti non allergiche la più diffusa è il comune raffreddore. In questo caso l’infezione della mucosa nasale può essere dovuta a diversi tipi di virus, che si diffondono con il contagio da persona a persona. Non necessita di cure specifiche, ma solo di riposo e trattamenti sintomatici, come quelli antinfiammatori o antipiretici.
Si sospetta un raffreddore se:
- la congestione nasale insorge nei mesi autunnali o invernali e dura non più di 7-10 giorni;
- è accompagnata da tosse, mal di gola, febbre alta e dolori articolari.