L’ECG Holter è la metodica diagnostica utilizzata per monitorare l’attività elettrica del cuore: «Rispetto a quello standard a 3 derivazioni, il nuovo apparecchio possiede vantaggi che ne consigliano l’applicazione clinica, in primis nella valutazione della Sindrome di Brugada», spiega il dottor Enrico Caruzzo, cardiologo di Humanitas Cellini
Un nuovo Holter per monitorare con maggiore dettaglio tutte le pareti del cuore: si tratta dell’ECG dinamico Holter a 12 derivazioni adottato dalla Cardiologia di Humanitas Cellini: «Rispetto a quello standard a 3 derivazioni, il nuovo Holter possiede una serie di vantaggi che in certi casi ne consigliano l’applicazione clinica – commenta il dottor Enrico Caruzzo, cardiologo e responsabile del servizio di Elettrofisiologia di Humanitas Cellini -. Avere a disposizione più elettrodi consente di “spiare” e vedere a livello regionale e anatomico il cuore da più punti».
L’ECG dinamico Holter è la metodica diagnostica che viene utilizzata per monitorare l’attività elettrica del cuore in un intervallo di tempo che nella maggior parte dei casi corrisponde a 24-48 ore. «L’ECG dinamico Holter a 12 derivazioni permette una monitorizzazione in grado di stabilire il punto di origine delle aritmie, in particolare quelle di origine ventricolare», prosegue il dottor Caruzzo. «Risulta utilissimo anche nella valutazione dell’ischemia cardiaca e nella valutazione del dolore toracico che si manifesta solo in determinate condizioni della vita quotidiana».
La nuova metodica adottata dalla Cardiologia di Humanitas Cellini è particolarmente utile anche nella valutazione delle alterazioni ECG riconducibili alla Sindrome di Brugada, di sicuro l’indicazione più diffusa per questo tipo di Holter : «In questo caso – precisa il dottor Caruzzo – il posizionamento degli elettrodi viene eseguito da un infermiere professionale, incaricato di piazzare tutte le derivazioni precordiali in punti molto particolari del torace». E anche la lettura dei relativi dati va assegnata a un cardioaritmologo che in Humanitas Cellini è proprio il dottor Caruzzo. Posizionamento e lettura richiedono una competenza specifica, necessaria a rendere realmente attendibile l’esame effettuato.
La Sindrome di Brugada agisce su base genetica e deriva da un’alterazione puramente elettrica del cuore: «Parliamo di cuori morfologicamente sani che possono però essere più vulnerabili elettricamente e predisposti ad aritmie maligne e arresti cardiaci – conferma il dottor Caruzzo -. Ciò spiega il motivo per cui questa sindrome può essere causa di arresto cardiaco in cuori apparentemente sani di in pazienti giovani». La Sindrome di Brugada presenta un elettrocardiogramma tipico che ne consente la diagnosi, tuttavia questo elettrocardiogramma può essere presente in maniera intermittente, in particolari momenti della giornata: «Ecco perché poter contare su un Holter a 12 derivazioni può essere utile a svelare nel corso delle 24 ore un ECG spontaneo di tipo Brugada», conclude il dottor Enrico Caruzzo.