“Tra le patologie più comuni di cui mi occupo ci sono sicuramente l’acne negli adolescenti e la dermatite atopica nei bambini”, ci racconta la dermatologa di Humanitas Cellini Anna Luisa Carmagnola.
La dermatite atopica
Il termine dermatite è molto aspecifico e indica genericamente un’infiammazione del derma. L’atopia, a sua volta, è una patologia molto diffusa e comprende una vasta gamma di sintomi, dall’asma alla febbre da fieno, dalla congiuntivite alla rinite e spesso interessa anche la pelle: in questo caso si parla di dermatite atopica.
Esordisce frequentemente nei bimbi di pochi mesi, a volte compare verso i 2-3 anni. Il più delle volte migliora intorno ai 6-7 anni fino a spegnersi, altre volte invece accompagna il paziente per tutta la vita.
Come tante patologie, la dermatite atopica può avere diversi livelli di gravità: può limitarsi a una pelle secca, che patisce il vento e il freddo e si arrossa facilmente, fino ad arrivare a forme invalidanti per eruzioni e pruriti. Le cure vanno quindi cucite addosso a ogni singolo paziente.
L’acne
Tipica della pubertà, l’acne tende a scomparire dopo i 16-18 anni, ma anche in questo caso ci sono forme di acne che persistono fino a 25-30 anni o addirittura forme di acne tardiva, negli adulti.
Ci sono fattori di rischio che possono favorire l’insorgere dell’acne, come la sindrome dell’ovaio policistico o l’iperandrogenismo, ma anche appunto la grande spinta ormonale tipica dell’adolescenza. La ghiandola sebacea risponde a questi stimoli ormonali lavorando molto, e l’acne ha origine proprio quando un piccolo tappo corneo blocca la fuoriuscita di sebo dalla ghiandola. Il sebo accumulato richiama i batteri che abitano sulla pelle e inizia il percorso che, se non trattato dallo specialista, porta dalla papula alla papulo-pustola al nodo alla cisti.
La terapia deve sempre essere modulata in base alla patologia ma anche in base al paziente: curare l’acne non significa curare la pustola, ma spesso approcciarsi a tutto tondo al mondo dei giovani. Non consiglio mai, ad esempio, di rinunciare al trucco, perché so che può essere una richiesta difficile per una ragazza di quell’età, preferisco invece consigliare qualche prodotto meno dannoso o dare brevi istruzioni per evitare tanti piccoli errori, insomma cerco sempre di trovare una via di mezzo sostenibile per i ragazzi.
Attenzione al fai da te
Un consiglio che darei a tutti i pazienti è quello di fare molta attenzione all’automedicazione, le terapie vanno sempre date da uno specialista esperto. Ad esempio, il fatto di trovare facilmente il cortisone in crema (per uso topico) è pericoloso: a volte vissuto come semplice crema, non si è consapevoli di avere in mano un farmaco importante che può causare molti danni.