Disturbi dell’età evolutiva e dell’età adulta nel nuovo ambulatorio di Humanitas Cellini condotto dal dottor Manuel Buzzanca: «L’avvio del nuovo anno scolastico ripropone un problema che riguarda i bambini e che va affrontato e risolto in modo tempestivo con specifici trattamenti utili a potenziare anche l’aspetto dell’attenzione».
L’avvio del nuovo anno scolastico riporta l’attenzione di genitori e insegnanti sui disturbi dell’apprendimento che possono riguardare i bambini: «In tal caso, la figura del logopedista si occupa della riabilitazione affrontando problemi che più vengono trattati precocemente e più possibilità hanno di essere risolti in modo efficace», spiega il dottor Manuel Buzzanca, specialista del nuovo ambulatorio di Logopedia di Humanitas Cellini.
La funzione riabilitativa del logopedista viene sollecitata dall’azione dello specialista che gli invia il paziente: «Otorinolaringoiatra, foniatra e neuropsichiatra infantile sono le tre figure di riferimento – prosegue il dottor Buzzanca -: in genere, il primo segnala disturbi che possono riguardare le corde vocali o l’udito, mentre gli altri due evidenziano problemi più legati allo sviluppo come i ritardi di linguaggio che possono anche essere collegati ad altri disturbi». Un quadro che interessa la fascia d’età mediamente compresa tra i 3 e i 6 anni, dopodiché si entra nell’ambito scolastico che può includere i disturbi dell’apprendimento: «Diagnosi funzionale e terapia medica sono appannaggio del foniatra – continua il dottor Buzzanca -, mentre al logopedista spetta la riabilitazione. Di fronte a un problema di dislessia, discalculia o disortografia, a noi tocca il compito di mettere in atto il trattamento utile a potenziare tutto ciò che può compensare tali disturbi».
Qual è il percorso standard per un bambino che lamenta disturbi dell’apprendimento? «Ogni trattamento è naturalmente individuale e dettato dai dati definitivi della valutazione che servono a declinare gli obiettivi del trattamento – risponde il dottor Buzzanca -: potenziamento della velocità di lettura, auto-correzione dell’ortografia, potenziamento degli aspetti aritmetici e della velocità di calcolo ne sono alcuni esempi». Il tutto associato a un potenziamento delle funzioni esecutive: «Perché l’attenzione e la memoria di lavoro sono le attività cognitive che rappresentano il tappeto dell’apprendimento». È bene muoversi in modo tempestivo: «Superata la scuola primaria – conferma il dottor Buzzanca – il trattamento diventa assai meno efficace, ecco perché è opportuno intervenire tra la seconda e la quinta elementare».
Ancora in età evolutiva, altri disturbi della comunicazione che interessano il lavoro del logopedista sono quelli di fluenza (balbuzie) e quelli più meccanici che riguardano la deglutizione: «Una cattiva postura lingua e un cattivo meccanismo di deglutizione possono produrre la deglutizione deviata che spesso è individuata dal dentista e segnalata al logopedista», specifica il dottor Buzzanca.
Non solo quella evolutiva, c’è ovviamente anche l’età adulta nella sfera di attività del logopedista: «Il disturbo di voce può riguardare chiunque e in special modo chi svolge un’attività professionale (insegnanti e istruttori) o artistica (attori e cantanti) che impegna molto la voce – insiste il dottor Buzzanca -. Anche in questo caso la tempestività è fondamentale, in quanto il paziente disfonico intercettato per tempo può guarire anche in un solo ciclo di trattamento, mentre chi trascura il problema può persino andare incontro a un intervento chirurgico». Capitolo a parte e da trattare con estrema delicatezza è quello che riguarda le patologie riguardanti le sfera neurologica dopo traumi o decadimento cerebrale: «La disfagia è la disfunzione più frequente e importante che riguarda la difficoltà di deglutizione: se non adeguatamente affrontata può anche diventare un pericolo per la vita del paziente – conclude il dottor Manuel Buzzanca -. Non va infine trascurata l’afasia, disturbo comunicativo acquisito derivante da traumi cerebrali, eventi ischemici o decadimento cognitivo».