Il processo fisiologico della digestione svolge un ruolo fondamentale nel nostro organismo, perché permette di assimilare i nutrienti assunti con l’alimentazione.
Solitamente, la digestione richiede circa 8 ore per arrivare a completamento, tuttavia molte persone nella vita sperimentano condizioni di digestione lenta.
Quali possono essere le cause?
Una dieta poco equilibrata, abitudini alimentari errate, condizioni mediche specifiche oppure uno stile di vita frenetico e sregolato sono tra le prima cause di una digestione lenta.
A queste si sommano l’eccessivo consumo di alcool e bevande gassate, oppure l’associazione con condizioni patologiche come:
- Allergie o intolleranze alimentari
- Calcolosi biliare
- Colite
- Gastrite
- Infezione da Helicobacter pylori
- Pancreatite
- Reflusso
- Sepsi
- Ulcera
Quali sono i sintomi di una digestione lenta?
- Bruciore di stomaco
- Nausea
- Gonfiore
- Sensazione di pesantezza o di immediata sazietà dopo aver assunto anche piccole dosi di cibo
- Espulsione incontrollata e frequente di aria dal tratto digestivo superiore
Esistono cibi che rallentano la digestione?
Ci sono alcuni alimenti che, generalmente, sono più difficili da digerire, ad esempio:
- Bibite gassate
- Carboidrati raffinati (come pane bianco)
- Cibi fritti, grassi o piccanti
- Cioccolato al latte o bianco
- Dolcificanti artificiali (come zucchero, dolci, succhi di frutta)
- Proteine di origine animale (come formaggi grassi e carne)
Come avviene la diagnosi?
Al manifestarsi dei primi segnali di digestione lenta è bene sottoporsi a una visita gastroenterologica di controllo. Un inizio precoce di una terapia mirata può portare alla risoluzione immediata della sintomatologia.
In base all’età del paziente, alla sua storia clinica e alla durata dei sintomi, il gastroenterologo può decidere di avviare immediatamente una terapia o prescrivere una gastroscopia.