«Dieta del rientro? La dieta mediterranea e la dieta Dash sono ideali per prevenire le malattie cardiovascolari e i tumori del tratto gastroenterico», afferma il dottor Matteo Goss, chirurgo endoscopista di Humanitas Cellini. «A tavola serviamoci dei cibi di stagione, se preparati in modo adeguato possono aiutarci a stare meglio».
Uva, cavoli, aglio, broccoli, pomodori, fichi, pesche e prugne. Ma anche peperoncino, basilico, maggiorana e salvia. «Sono alcuni tra i cibi del periodo di passaggio tra estate e autunno, fondamentale per preparare l’organismo al graduale cambio dalla luce al buio che anticipa l’inverno. Pazienza se alcuni di questi cibi possono fare gonfiare un po’ l’addome, sono ricchi di antiossidanti e rappresentano perciò l’ideale per questo periodo dell’anno». Il dottor Matteo Goss, chirurgo endoscopista di Humanitas Cellini, inquadra in questi alimenti la dieta del rientro che dovrebbe accompagnare il nostro ritorno al lavoro e alle attività di tutto l’anno: «Se in vacanza ci siamo concessi qualche stravizio – prosegue – è il momento di tornare alla vera dieta mediterranea (carboidrati due volte la settimana, frutta, verdura, carni bianche, pesce cucinato bene) o alla dieta Dash (a basso contenuto di sodio). Sono oggi i due modi più efficaci per prevenire a tavola le malattie cardiovascolari e i tumori del tratto gastroenterico».
Ma non di solo cibo si compone la dieta del rientro. «Occorre prima di tutto imporsi un buon ritmo di riposo – precisa il dottor Goss -. Tornare al lavoro ci obbliga a ritmi serrati basati su orari fissi e regolari. Dobbiamo imporci di dormire 7-8 ore per notte, così da obbligare il nostro organismo a quelle ore di digiuno necessarie a riprendersi dalle fatiche del giorno attraverso l’aumento delle difese immunitarie». Studi recenti dimostrano che le persone che dormono più a lungo e con maggiore regolarità sono più attive al mattino e tendono a non ingrassare: «Dormire poco e male, avere un’alterazione del ritmo di sonno e veglia sono invece caratteristici del paziente che tende a ingrassare, anche perché si alza nottetempo e cede ai cibi che danno maggiore gioia, dolci e grassi in primis», aggiunge il dottor Goss.
Mangiare bene, dormire bene e muoversi nel modo giusto. «Torino è una città amica del movimento: possiamo andare a piedi pressoché dappertutto e coprire quei diecimila passi quotidiani che equivalgono a un’ora di camminata e a quel movimento che innesca una maggiore produzione di Vitamina D e un minor rischio cardiovascolare», precisa il dottor Goss. Che porta come esempio Venezia, dove l’assenza di auto o altri mezzi di trasporto e la distanza di molti servizi primari ha reso gli anziani della città camminatori sani e instancabili: «Anche in questo modo l’impatto ambientale zero può avere una ricaduta diretta sulla salute delle persone».
L’autunno e la ripresa del lavoro coincidono spesso anche con il ritorno di alcune patologie del tratto gastroenterico: reflusso gastroesofageo e sindrome dell’intestino irritabile sono le più comuni. «Settembre è il mese in cui si riattivano le malattie silenti – conferma il dottor Goss -. A chi ne soffre suggerisco di rivolgersi immediatamente al proprio specialista e di porre particolare attenzione a ciò che mangia: la dieta Fodmap (a basso contenuto di zuccheri non solubili nell’intestino) è un’ottima alleata, ma più in generale gli alimenti giusti preparati nel modo giusto possono funzionare come e meglio dei farmaci nella cura di certe patologie». Un atteggiamento che, a tavola, andrebbe osservato tutto l’anno: «Cambiare lo stile di vita può essere di grande aiuto per ammalarsi di meno – conclude il dottor Goss -. Ricordiamoci che la dieta rappresenta l’80 per cento del nostro stile di vita, ecco perché la nostra salute passa sempre dalla tavola».