«È una figura professionale in continua evoluzione che richiede le competenze di neurochirurgo e ortopedico», spiega il dottor Marco Brayda-Bruno, da oltre trent’anni tra i principali esperti di colonna vertebrale, che alla Clinica Cellini esegue anche interventi chirurgici per la scoliosi.
«Oggi al chirurgo che vuole occuparsi della colonna vertebrale sono necessarie elevate competenze neurochirurgiche e ortopediche. Non si può affrontare la chirurgia vertebrale moderna se non si è in possesso di queste competenze». Parola del dottor Marco Brayda-Bruno, chirurgo vertebrale della Clinica Cellini, che aggiunge: «La colonna vertebrale richiama più patologie (deformità, tumori, stenosi, infezioni, e altro) e non è così semplice trovare un chirurgo capace di affrontarle tutte. Per farlo sono necessarie grande esperienza e capacità di adattamento ai rapidi e continui cambiamenti della disciplina».
Tutte qualità presenti nel bagaglio del dottor Brayda-Bruno: la sua attività è focalizzata sulla colonna vertebrale dal 1982 ed è lui il detentore di numeri record in materia di una serie di interventi chirurgici legati alla colonna. «Negli ultimi trent’anni – prosegue – s’è assistito a una grossa evoluzione tecnica e diagnostica che ha comportato anche la trasformazione del paziente: al servizio di quest’ultimo ci sono oggi tecnologie e diagnosi migliori, le stesse a disposizione del chirurgo vertebrale che può contare su un campo d’azione più vasto di quello di un tempo».
Alla Clinica Cellini, il dottor Brayda-Bruno opera anche i pazienti affetti da scoliosi e, assieme all’ospedale CTO, quella di via Benvenuto Cellini 5 è l’unica struttura torinese che si fa carico di operare questo tipo di patologia. «Nella maggior parte dei casi la scoliosi comincia a manifestarsi in età adolescenziale – spiega il dottor Brayda-Bruno -, tanto che spesso la scoliosi dell’adulto rappresenta l’evoluzione di qualcosa che era comparso durante l’età giovanile. Più raramente si tratta di una degenerazione della struttura della colonna che si verifica in età adulta». Quasi sempre la scoliosi si manifesta con la pubertà (in media a 12 anni nella bambina e a 14 anni nel bambino). Quando la ginnastica correttiva o il corsetto non sono abbastanza efficaci si ricorre all’intervento chirurgico, di norma da effettuare quando la curva scoliotica supera i 45-50°. «La diagnosi precoce è fondamentale, – ammonisce il dottor Brayda-Bruno – io sono anche il coordinatore scientifico della “Fondazione Scoliosi Italia Onlus” che promuove l’osservazione posturale nelle scuole dell’obbligo. Accorgersi subito della malattia semplifica di molto il problema».
L’attività del dottor Brayda-Bruno in Cellini riguarda anche le patologie degenerative e traumatiche di tutta la colonna vertebrale: discopatie ed ernie discali, spondilolistesi e stenosi lombari vengono eseguite con regolarità: «Il mio campo d’azione principale rimane comunque quello delle deformità – conclude il dottor Marco Brayda-Bruno -. Lavorando anche in altre strutture ospedaliere di prestigio, ho realizzato un numero elevato di interventi in scoliosi neurologiche complesse e in scoliosi dell’adulto. È dal 1985 che opero come primo chirurgo, ho utilizzato tra i primi in Italia alcuni trattamenti correttivi della scoliosi che sono stati oggetto di corsi d’aggiornamento per molti anni e, in definitiva, sono stato testimone attivo dell’evoluzione di una disciplina in continuo cambiamento che ha portato a definire il chirurgo vertebrale come una figura professionale a tutto tondo, molto diversa da quella dell’ortopedico tradizionale».