Su aree tessutali coinvolte da traumi, neoplasie e importanti dimagrimenti in seguito a interventi di chirurgia bariatrica, opera il chirurgo plastico: «Il mio lavoro è volto a ripristinare la funzionalità dei tessuti, ma con un occhio all’estetica» racconta il dottor Andrea Margara, specialista in Chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica che svolge la sua attività chirurgica e ambulatoriale nella clinica Humanitas Cellini.
Di che cosa si occupa il chirurgo ricostruttivo?
«Ripristinare dal punto di vista funzionale i tessuti che possono presentare difetti congeniti o acquisiti, in seguito ad esempio a traumi, incidenti, patologie e interventi chirurgici» racconta il dottor Margara.
«La mia attività nella Clinica Humanitas Cellini si concentra principalmente su interventi di dermochirurgia e rimodellamento del corpo, che può essere necessario in seguito a un importante calo di peso e un conseguente rilassamento dei tessuti, ad esempio nei pazienti che si sono sottoposti ad intervento bariatrico; o ancora dopo una gravidanza, rimodellando l’addome. È importante ricordare – continua il dottor Andrea Margara – che la Chirurgia plastica ricostruttiva offre al paziente il ripristino funzionale e anatomico dopo una situazione traumatica, mentre la Chirurgia estetica può migliorare ciò che già c’è e funziona rendendolo più gradevole. Allo specialista tocca sempre il fondamentale compito di consigliare il paziente e di indirizzarlo verso una scelta consapevole, responsabilee finalizzata al miglioramento della propria condizione».
Dermochirurgia: cosa si intende?
«Asportazione di cisti, piccoli tumori e lipomi o ripristino dei tessuti, quando il dermatologo non riesce ad agire: è questa ‘l’arte’ del chirurgo plastico ricostruttivo. Riusciamo ad intervenire su ferite difficili, su cicatrici o aree coinvolte da un intervento chirurgico, come ad esempio per sarcomi su arti superiori e inferiori o per tumori testa-collo. Senza naturalmente dimenticare gli interventi sulle parti del corpo più esposte e visibili: il viso, su cui è necessaria un’attenzione particolare, anche a livello estetico».
Quali gli strumenti del mestiere? C’è stata un’evoluzione nella strumentazione?
«A livello pratico, una delle novità più importanti è l’uso in Humanitas Cellini della pinza ultrasonica, che permette di incidere i tessuti senza provocare infiammazioni e riducendo in maniera importante gli effetti collaterali, come sanguinamenti post intervento, ematomi e le complicanze accessorie».