«Il chirurgo oncologo interviene nel percorso diagnostico-terapeutico di una malattia oncologica per migliorare la qualità e la quantità di vita del paziente», spiega il professor Mussa che in Humanitas Cellini offrirà la propria collaborazione ai chirurghi della Clinica e sarà a disposizione dei pazienti con patologia oncologica.
«La Chirurgia oncologica rappresenta una fase fondamentale nel percorso diagnostico-terapeutico del paziente. I notevoli progressi registrati negli ultimi anni in campo oncologico sono anche il frutto dello sviluppo di nuove tecniche chirurgiche che hanno consentito di raggiungere elevati livelli di specializzazione in Chirurgia oncologica nonché un approccio chirurgico sempre più integrato nel trattamento oncologico multidisciplinare. Ecco perché oggi è assolutamente necessario che il chirurgo prenda in carico un paziente oncologico solo se ha con sé un’ampia conoscenza terapeutica e diagnostica delle opportunità offerte dagli altri settori della Medicina».
Con queste parole il professor Antonio Mussa introduce la sua presenza in Humanitas Cellini, dove dal mese di dicembre sarà titolare di un ambulatorio di Chirurgia generale: «Il chirurgo oncologo rappresenta qualcosa in più del chirurgo generale – spiega il professor Mussa -: il chirurgo oncologo non è quello che toglie il tumore ma colui il quale interviene nel percorso diagnostico-terapeutico di una malattia oncologica, nella maggior parte dei casi per migliorare la qualità e la quantità di vita del paziente. Il chirurgo oncologo deve sapere di oncologia, radiologia, radioterapia e anatomia patologica per poter disegnare, assieme a tutte queste professionalità, il percorso diagnostico-terapeutico più idoneo. È perciò una missione che va oltre la demolizione perfetta che il chirurgo generale può eseguire di fronte alla malattia tumorale». In Humanitas Cellini il professor Mussa sarà a disposizione dei pazienti che hanno necessità di un adeguato percorso terapeutico legato alla propria patologia oncologica. «Si tratta di una presa in carico molto importante – sottolinea il professor Mussa – e destinata a impattare in modo significativo sulla qualità di vita del paziente e delle persone che gli stanno accanto».
Antonio Mussa, professore emerito dell’Università degli Studi di Torino, è stato dal 1986 al 2010 Direttore della Clinica chirurgica dell’Università degli Studi di Torino, ha diretto dal 1991 al 2010 la Scuola di specializzazione in Oncologia dell’Università degli Studi di Torino e ha diretto il Dipartimento di Oncologia dell’Ospedale San Giovanni Battista di Torino. È stato inoltre Direttore del Master in Chirurgia oncologica dell’Università degli Studi di Torino nonché Presidente della Commissione oncologica regionale. Negli ultimi anni ha proseguito in diverse strutture sanitarie il suo percorso professionale che, nel corso del tempo, lo ha visto mettere a punto diverse tecniche innovative di chirurgia: da quella funzionale dell’esofago a quella dei tumori della mammella, da quella dei tumori del gastroenterico a quella radioimmunoguidata (linfonodo sentinella) in tutte le sue applicazioni.