Artrosi e artrite sono patologie che interessano le articolazioni, come indicano già i loro nomi, che hanno la medesima radice. Condividono, inoltre, sintomi come dolore, rigidità articolare, deformazione ossea e limitazioni nei movimenti. Sono, però, patologie differenti, diverse per cause, età media dei pazienti, molti sintomi e possibilità terapeutiche.
L’artrite è una malattia cronica autoimmune delle membrane che avvolgono le articolazioni: quando tali membrane si infiammano, il sistema immunitario si attiva in maniera anomala fino ad “aggredire” e danneggiare i tessuti dell’articolazione, talvolta deformando le ossa.
Data la sua natura infiammatoria, l’artrite:
- dà rigidità articolare, soprattutto al mattino
- provoca dolore anche a riposo
- può insorgere a qualsiasi età
- si può gestire con trattamenti antinfiammatori.
L’artrite tende a progredire con il tempo e non esiste una cura definitiva, ma è possibile ridurre i sintomi e arrivare alla remissione della malattia, soprattutto se diagnosticata precocemente.
L’artrosi, invece, è l’usura delle articolazioni che porta a un assottigliamento delle cartilagini; solo in alcuni casi è accompagnata da infiammazione. Il rischio principale dell’artrosi è che le ossa vengano a contatto diretto tra loro e sfreghino l’una contro l’altra, causando dolore.
L’artrosi:
- spesso è a carico di anche, ginocchia, colonna vertebrale e mani
- insorge quasi sempre dopo i 50 anni
- provoca dolore soltanto mentre l’articolazione viene utilizzata
- è molto più diffusa dell’artrite.
Neanche l’artrosi è del tutto curabile ma è possibile intervenire efficacemente per tenere sotto controllo i sintomi.
Per entrambe le condizioni è possibile intervenire chirurgicamente, impiantando una protesi, laddove l’articolazione sia compromessa.