«Si tratta di uno strumento che permette di eseguire esami per nulla invasivi ma in grado di fornire risposte immediate», spiega il dottor Gian Luca Milan, andrologo di Humanitas Cellini. Varicocele, disfunzione erettile e prostata possono essere oggetto di studio ecografico.
«L’ecografia è uno strumento che, in ambito urologico e andrologico, permette di eseguire esami per nulla invasivi ma in grado di fornire una diagnosi immediata». Il dottor Gian Luca Milan, responsabile dell’ambulatorio di Andrologia attivo in Humanitas Cellini all’interno dell’Urologia I diretta dalla dottoressa Giuseppina Cucchiarale, introduce così uno strumento diagnostico di grande utilizzo ed efficacia: «Oltre alla valutazione clinica, costituita della visita e della raccolta dei dati anamnestici del paziente – spiega il dottor Milan -, l’ecografia ci fornisce un grosso aiuto nel porre una diagnosi precisa e rapida, facilitata anche dalla presenza di un ecografo a disposizione di ogni specialista in ciascuno dei nostri ambulatori». Si tratta di un esame che si esegue in pochi minuti e che non presenta alcun tipo di controindicazione.
«Nel paziente giovane, l’utilizzo dello strumento ecografico può essere utile per diagnosticare la presenza del varicocele – aggiunge il dottor Milan -, patologia che consiste in un rigonfiamento anomalo delle vene del testicolo e che affligge circa il 20 per cento dei ragazzi». Per quantificare la gravità del varicocele, l’urologo ricorre invece all’Ecocolordoppler: «Oltre a comprendere il grado di gravità, questo esame ci permette di capire se il ragazzo deve fare ulteriori accertamenti anche in previsione di un eventuale intervento chirurgico di correzione». Se l’ecografia basale studia la grandezza e il volume dei testicoli valutando l’eventuale presenza di cisti o anomalie, l’Ecocolordoppler studia il sistema vascolare dei testicoli e fornisce l’indicazione precisa sulla presenza e la dimensione del varicocele.
«Sempre in termini di prevenzione – prosegue l’andrologo di Humanitas Cellini -, l’ecografia testicolare di base può essere applicata a ogni fascia d’età per lo studio di tutte le anomalie che il paziente avverte a livello della borsa scrotale: può bastare un’ecografia di pochi minuti per tranquillizzare il paziente che ha avvertito una presenza sospetta e desidera saperne di più. È sufficiente applicare la sonda per capire immediatamente se è necessario o meno procedere con ulteriori esami».
Superata una certa età, i pazienti possono invece essere sottoposti a ecografie molto specialistiche. «L’esempio è lo studio della vascolarizzazione peniena mediante gli Ecocolordoppler penieno-dinamici – specifica il dottor Milan -. Si tratta di una valutazione che permette di capire se il paziente con disfunzione erettile presenta problematiche di tipo vascolare, arterioso e venoso». L’esame può essere importante per indirizzarlo a una terapia adeguata: «Dai farmaci fino alle onde d’urto, oggi ci sono tantissime possibilità per curare un uomo che presenta una disfunzione erettile – prosegue il medico –. Si tratta di un esame di secondo livello, da eseguire però solo su pazienti selezionati che hanno bisogno di un’indagine approfondita e specifica della loro problematica disfunzionale».
Importante, anche se non prettamente andrologica, è infine l’ecografia prostatica transrettale. «L’urologo studia a livello ecografico la prostata per via transrettale per capire innanzitutto le condizioni della ghiandola, scoprirne le dimensioni e, valutare il rapporto che ha con la vescica – insiste il dottor Milan -. Questo esame può essere uno strumento importante per pianificare un eventuale intervento chirurgico. Oggi che disponiamo di metodiche interventistiche diverse, da quelle a cielo aperto fino a quelle endoscopiche, uno studio dettagliato della morfologia della prostata può aiutare lo specialista a scegliere il trattamento migliore per il paziente».