Che cos'è l'epicondilite?
L'epicondilite è una patologia degenerativa microtraumatica che interessa i tendini epicondiloidei alla loro inserzione ossea sull'epicondilo omerale.
Tali tendini, che sono responsabili dei movimenti di estensione del polso e della mano, possono essere coinvolti da processi degenerativi in particolare nelle persone dedite ad attività lavorative ripetitive o sportive.
L'epicondilite è comunemente nota come "gomito del tennista" e può associarsi ad altre tendinopatie.
Come si effettua la diagnosi di epicondilite?
L'esame clinico evidenzia la presenza di dolore in corrispondenza dell'inserzione tendinea sull'epicondilo laterale che si accentua alla digitopressione e nei movimenti di estensione del polso, soprattutto se eseguita contro la resistenza dell'esaminatore (test di Cotzen).
Possono essere utili per il completamento del percorso diagnostico esami strumentali quali RX, ecografia ed elettromiografia.
Quali sono i trattamenti per l'epicondilite?
Nella maggior parte dei pazienti tale patologia si risolve con un periodo di riposo funzionale, in modo da ridurre le sollecitazioni meccaniche sui tendini.
Sono spesso indicate ulteriori metodiche quali l'uso di un tutore, la terapia infiltrativa, l'uso del ghiaccio e di antinfiammatori, la kinesiterapia e la terapia fisica (tecar, ultrasuoni e onde d'urto).
Se la sintomatologia dolorosa non regredisce dopo alcuni mesi di trattamento conservativo, è possibile ricorrere al trattamento chirurgico che può essere eseguito in anestesia periferica mediante blocco del plesso brachiale e prevede la rimozione del tessuto tendineo degenerato unitamente alla parziale disinserzione dei tendini estensori del polso e delle dita.