Che cos’è il vaccino anti epatite B (HBV)?
L’epatite B è una malattia infettiva determinata dallo Human Epatitis B Virus (HBV): un virus che si trasmette attraverso sangue e liquidi biologici infetti, come sperma, latte materno, secrezioni vaginali. Il contagio può verificarsi dunque anche per via sessuale o da madre a figlio durante il parto. Inoltre, occorre fare attenzione all’uso di rasoi, spazzolini e forbici non personali: il virus potrebbe penetrare l’organismo mediante lesione della cute o delle mucose. L’infezione interessa il fegato e può provocare epatite acuta, fulminante o cronica.
Il vaccino anti epatite B rappresenta il modo migliore per difendersi dalla malattia.
Come funziona il vaccino anti epatite B (HBV)?
Il vaccino anti epatite B viene prodotto in laboratorio utilizzando solo una parte del virus, ma risulta comunque efficace nella protezione dalla malattia.
È disponibile anche un vaccino combinato anti epatite A ed epatite B, raccomandato a chi risulta suscettibile a entrambi i virus.
Quando fare il vaccino anti epatite B (HBV)?
Il vaccino anti epatite B fa parte delle vaccinazioni obbligatorie che i nuovi nati devono fare entro l’anno di età; viene somministrato in tre dosi, da solo o in combinazione con altri vaccini.
È opportuno che anche i soggetti ritenuti a rischio come operatori sanitari e personale di assistenza, operatori di pubblica sicurezza, pazienti dializzati o che necessitano di trasfusioni, conviventi di soggetti infetti, si sottopongano al vaccino.
Effetti collaterali del vaccino anti epatite B (HBV)
Il vaccino anti epatite B è molto sicuro; è possibile che si presentino dolore, rossore e gonfiore nella zona di iniezione e febbre.
Come per tutti i vaccini si può verificare l’eventualità di reazioni allergiche anche gravi. Si tratta di un’evenienza comunque rara.