Che cos'è l'ablazione endovascolare termica laser?
L'ablazione endovascolare termica laser è un intervento non invasivo volto all'eliminazione di un vaso patologico dall'interno, sfruttando l'energia termica della fibra laser.
Come si svolge l'ablazione endovascolare termica laser?
Nel vaso interessato, sotto controllo ecografico, viene inserito un ago grazie al quale la fibra laser risale fino al punto stabilito. Una volta in posizione, il laser viene attivato ed emette l'energia termica con cui viene distrutta la parete della vena, che verrà in seguito riassorbita.
Quali sono i vantaggi dell'ablazione endovascolare termica laser?
Questo trattamento non invasivo presenta numerosi vantaggi per il paziente:
- L'esecuzione in anestesia locale.
- L'assenza di incisioni cutanee e dunque di punti di sutura.
- L'assenza di dolore post operatorio.
- Una riduzione dei tempi di degenza, il paziente infatti viene dimesso nel giro di un paio di ore dall'intervento.
- Una diminuzione del rischio di traumi ai tessuti e danni nervosi periferici.
- Un'immediataripresa della deambulazione.
- Una rapida ripresa delle attività quotidiane.
- Un ottimo risultato estetico.
L'ablazione endovascolare termica laser è dolorosa o pericolosa?
L'intervento viene eseguito in anestesia locale, pertanto il paziente non avverte dolore. Anche il dolore post operatorio è nullo.
L'esecuzione con controllo ecografico inoltre rende la procedura ulteriormente sicura.
Quali pazienti possono effettuare l'ablazione endovascolare termica laser?
L'ablazione endovascolare termica laser è indicata in caso di patologie a carico di grande e piccola safena e vasi perforanti.
In alcuni casi, questa metodica può essere eseguita in regime ambulatoriale anche per trattare vasi extrasafenici.
Follow up
Alla fine dell'intervento, il paziente sarà invitato a indossare per circa una settimana la calza elastica post-operatoria.
Trascorsi una ventina di minuti dalla fine dell'intervento, il paziente riuscirà a camminare e in un paio di giorni riprenderà le proprie attività.
È consigliabile che nei giorni seguenti il paziente conduca una vita attiva, dedicandosi per esempio a passeggiate.