Che cos'è l'ablazione endovascolare con radiofrequenza?
L'ablazione endovascolare con radiofrequenza è un intervento volto all'eliminazione di una vena patologica, dopo averla incannulata.
Come si svolge l'ablazione endovascolare con radiofrequenza?
Nel vaso interessato, sotto controllo ecografico, viene inserita la fibra della radiofrequenza grazie a un ago. Una volta in posizione, la fibra viene retratta per segmenti di 3 o 7 centimetri; la velocità della procedura è stabilita dalla macchina erogatrice che tiene conto dei feedback della fibra, al fine di non superare una temperatura sviluppata di 120 gradi centigradi.
Quali sono i vantaggi dell'ablazione endovascolare con radiofrequenza?
Questo trattamento non invasivo presenta numerosi vantaggi per il paziente:
- L'esecuzione in anestesia locale.
- L'assenza di incisioni cutanee e dunque di punti di sutura.
- L'assenza di dolore post operatorio.
- Una riduzione dei tempi di degenza, il paziente infatti viene dimesso nel giro di un paio di ore dall'intervento.
- Una diminuzione del rischio di traumi ai tessuti e danni nervosi periferici.
- Un'immediata ripresa della mobilità.
- Una rapida ripresa delle attività quotidiane.
- Un ottimo risultato estetico.
L'ablazione endovascolare con radiofrequenza è dolorosa o pericolosa?
L'intervento viene eseguito in anestesia locale, pertanto il paziente non avverte dolore. Anche il dolore post operatorio è nullo.
Quali pazienti possono effettuare l'ablazione endovascolare con radiofrequenza?
L'ablazione endovascolare con radiofrequenza è indicata in caso di patologie a carico di grande e piccola safena e vasi perforanti.
Follow up
Il paziente dovrà indossare per circa una settimana la calza elastica post-operatoria.
Trascorsi una ventina di minuti dalla fine dell'intervento, il paziente riuscirà a camminare e in un paio di giorni riprenderà le proprie attività.
È consigliabile che nei giorni successivi la procedura, il paziente conduca una vita attiva, dedicandosi per esempio a passeggiate.