Il dottor Ramy Younes parla del nuovo ambulatorio di Gastroenterologia di Humanitas Cellini: «Oggi nel mondo si registra un’autentica pandemia di obesità e diabete, due patologie che possono portare a un coinvolgimento epatico dalle conseguenze potenzialmente molto serie».
Tra i nuovi ambulatori di Humanitas Cellini in via Lodovico Muratori figura anche quello di Gastroenterologia condotto dal dottor Ramy Younes, gastroenterologo, epatologo e ricercatore clinico. La sua attività clinica e di ricerca si concentra sulla diagnosi e sul trattamento dei pazienti con steatoepatite non alcolica, una malattia del fegato strettamente correlata all’obesità, al diabete e ad altre condizioni che contribuiscono a creare un ambiente metabolico alterato. Inoltre, il dottor Younes si occupa della vasta gamma delle malattie dell’apparato digerente: esofago, stomaco, intestino, fegato e pancreas.
Il dottor Younes prende perciò in carico pazienti con malattie da reflusso o con alterazioni intestinali comuni, fino a malattie più specifiche come celiachia o altre intolleranze, per finire con le epatiti di diagnosi recenti e i relativi controlli. «Per quanto riguarda la parte più diagnostica invasiva – precisa il dottor Younes –, lavoriamo a stretto contatto con l’Endoscopia digestiva di Humanitas Cellini in accordo e forte collaborazione con il dottor Matteo Goss». Importante e frequente è anche la collaborazione con gli specialisti diabetologi ed endocrinologi della Clinica.
Nel corso degli anni, il dottor Younes è entrato a far parte del Liver Research Group dell’Università di Newcastle (Regno Unito) e dell’Università degli Studi di Torino (Italia), instaurando una solida collaborazione con i più fidati opinion leader internazionali nel campo delle malattie epatiche associate al metabolismo. Il dottor Younes ricopre inoltre il ruolo di direttore medico (Clinical Program Leader) per la ricerca scientifica e lo sviluppo di nuovi farmaci per malattie epatiche su scala mondiale presso un’importante multinazionale con sede in Germania.
In tema di patologie epatiche, il dottor Younes sottolinea come fino a pochi anni fa anche in Italia andassero per la maggiore quelle virali (epatite B, epatite C ed epatiti alcoliche): «La terapia adottata per l’epatite C ha fornito una risposta positiva a oltre il 95 per cento dei pazienti e anche l’epatite B è oggi curata in modo soddisfacente – spiega -. Rimangono invece le malattie autoimmuni del fegato e quelle metaboliche: c’è una pandemia di obesità e diabete nel mondo, patologie che possono portare a un coinvolgimento epatico. In queste situazioni, il fegato può andare incontro a cirrosi ed epatocarcinoma come conseguenza del forte squilibrio metabolico causato proprio da obesità e diabete».
A proposito di obesità, il dottor Younes afferma: «Il più delle vote il paziente è cosciente del fatto che lo stato di obesità rappresenta per lui un problema, ma la sfida più difficile è spingerlo ad agire per combattere questa obesità – osserva -. Non è facile perché non ricorriamo a farmaci, ma proponiamo un cambiamento dello stile di vita che consiste in una dieta e un’attività fisica adeguate. Molte volte i pazienti arrivano già scoraggiati perché hanno fallito tanti tentativi dietetici, mentre in altri casi a rappresentare una difficoltà quasi insormontabile sono proprio i limiti fisici imposti dall’obesità. È un vero e proprio circolo vizioso». In taluni casi, può essere di grande aiuto il ricorso alla Chirurgia bariatrica: «Può favorire risultati eccellenti con effetti collaterali quasi nulli – conferma il dottor Younes -: dopo aver perso 30-40 chilogrammi, i pazienti registrano una totale remissione nelle comorbidità di pressione arteriosa e diabete». Con un’ulteriore avvertenza: «Cambiare stile di vita non è facile per tutti – conclude il dottor Ramy Younes -. I ragazzi di 25-30 anni hanno molte volte successo, gli adulti di 50-60 anni patiscono molto di più e spesso non riescono a perdere peso».