Oltre all’estetica, vengono compromesse le funzionalità di masticazione e fonetica. Tuttavia, grazie alle moderne tecniche implantologiche, la perdita può essere facilmente compensata attraverso l’impianto di un nuovo dente artificiale
Quando si perde un dente, oltre all’estetica, vengono compromesse le funzionalità di masticazione e fonetica. L’idea di non poter sorridere, mangiare e parlare come sempre provoca sconforto. Questa perdita però, grazie alle moderne tecniche implantologiche, può essere facilmente compensata grazie all’impianto di un nuovo dente artificiale. I dentisti del Centro odontoiatrico di Humanitas Cellini è a disposizione dei propri pazienti anche per questo di tipo di problema.
Perché si perdono i denti?
La caduta dei denti può essere causata da diversi fattori: in alcuni casi associata a dolori e fastidi oppure in altri senza avvertire nessun dolore: questo dipende infatti dalla causa che ha originato il problema. Tra le cause principali possiamo trovare una serie di fattori e malattie come carie, paradontite, traumi o incidenti. Tra le concause figurano abitudini alimentari scorrette, scarsa igiene orale e fumo. Rientrano tra le cause più diffuse, le infezioni dentali non curate come carie e gengiviti. L’origine di queste problematiche è da ricercarsi probabilmente nelle abitudini alimentari scorrette, nella scarsa igiene orale e nei rari controlli periodici dal dentista. In caso di infezione i batteri che attaccano il dente perforano lo smalto dentale e la dentina fino ad arrivare, in profondità, alla polpa. Infezioni di questo tipo possono portare ad ascessi, cisti o granulomi che, se non curati, portano alla caduta dei denti.
Ripristinare i denti mancanti: cos’è un impianto dentale?
L’impianto è una radice artificiale utilizzata per sostituire gli elementi dentali mancanti. La branca dell’odontoiatria che si occupa di questa specialità è l’implantologia. Il singolo impianto è realizzato in materiale biocompatibile (titanio) e viene posizionato, attraverso un piccolo intervento chirurgico, al di sotto della gengiva in corrispondenza dell’osso mascellare in cui è assente il dente naturale. Sopra l’impianto vengono successivamente realizzati dei manufatti protesici (corone) identiche e indistinguibili dai denti naturali. Grazie agli impianti è possibile sostituire potenzialmente qualsiasi dente, dagli incisivi ai molari.
Esistono tre diverse tecniche implantologiche che permettono di riportare il sorriso sul volto dei pazienti. La scelta della metodica più appropriata verrà effettuata dall’implantologo sulla base di un’attenta valutazione delle condizioni cliniche del paziente. Le tecniche sono queste:
Implantologia tradizionale: dopo aver inserito l’impianto sono necessari alcuni mesi di osteointegrazione (integrazione dell’elemento esterno con l’osso mascellare o mandibolare all’interno del quale viene inserito) prima di procedere con il manufatto protesico.
Implantologia post-estrattiva: quando il dente malato viene estratto, se non sono presenti infezioni, cisti o ascessi, è possibile inserire direttamente l’impianto.
Impianto a carico immediato: permette di posizionare sull’impianto appena inserito la corona protesica.
L‘impianto può essere controindicato?
Prima di procedere con l’intervento di implantologia il chirurgo deve assicurarsi che, oltre a non esserci delle problematiche a livello medico, il paziente segua uno stile di vita sano e corretto. Infatti abitudini come fumo e scarsa igiene orale possono compromettere la durata di vita dell’impianto.
L’intervento implantologico comporta dei rischi?
Si sente spesso parlare erroneamente del rischio di rigetto dell’impianto: questo rischio è inesistente poiché il materiale col quale è realizzato l’impianto è il titanio, un materiale biocompatibile che non provoca rigetto. Può invece succedere che l’intervento fallisca: in alcuni casi l’impianto potrebbe non integrarsi nell’osso. In altri casi il fallimento può essere causato da traumi o infezioni. A lungo termine invece le cause sono legate a una scarsa igiene orale o dall’assenza di controlli periodici. Il paziente deve seguire in modo molto scrupoloso le indicazioni post-intervento dell’odontoiatra.