Le attività della Clinica riprendono garantendo a pazienti e operatori la massima tutela:
nuove aree di attesa per evitare gli assembramenti, sanificazioni continue per le aree comuni.
Mentre il “Patto di cura” impegna anche il paziente ad attenersi a comportamenti sicuri.
Humanitas Cellini riparte e lo fa in tutta sicurezza. Dopo aver offerto il proprio contributo alla gestione dell’emergenza Covid-19 attraverso percorsi di cura che hanno coinvolto la Terapia intensiva e un reparto di degenza, la Clinica è da alcuni giorni al lavoro per riprendere l’attività di sempre, garantendo alla propria comunità di pazienti e ai propri operatori la massima tutela in fatto di sicurezza.
I check point che dallo scorso 9 marzo accolgono chi arriva in Clinica sono stati ulteriormente potenziati: oltre alla misurazione della temperatura e al lavaggio delle mani per mezzo di una soluzione idroalcolica, vengono ora poste anche alcune domande di carattere epidemiologico volte a intercettare chi può essere stato coinvolto in situazioni a rischio. A tutti i pazienti che varcano l’ingresso di Humanitas Cellini viene fornita una mascherina chirurgica, anche chi si presenta con una mascherina dotata di filtranti ne riceve una chirurgica da apporre sopra a quella già in dotazione.
Più che mai valide rimangono le norme anti-assembramento adottate già sul finire di febbraio e ora aggiornate: le aree di attesa già esistenti sono state dotate di chiare indicazioni che ne delimitano la capienza e favoriscono il giusto distanziamento tra i presenti, mentre nuove aree di attesa sono state create in altre zone della Clinica. Le aree comuni di Humanitas Cellini vengono infine completamente sanificate per cinque volte al giorno.
Accedere alla Clinica o al Centro medico San Luca è possibile solo dopo aver prenotato (per telefono o attraverso il sito) la visita o l’esame, mentre per gli interventi chirurgici sono previsti ulteriori azioni tese a garantire la massima sicurezza: il paziente è infatti chiamato a sottoscrivere il cosiddetto “Patto di cura” che lo impegna ad attenersi a comportamenti sicuri prima dell’accesso in Clinica.