Un canale con la voce dei professionisti di Humanitas Cellini e Gradenigo impegnati nella lotta al Coronavirus. Un racconto che, dando spazio alle emozioni personali, fa capire che cosa significa lavorare e vivere in un ospedale “in prima linea”.
«Le mascherine ci hanno insegnato a sorridere con gli occhi. Ne usciremo e ne usciremo tutti più forti». Dal fronte della cura si leva un coro di voci: sono quelle di medici, infermieri, OSS, staff, tecnici, ingegneri e informatici e specializzandi di Humanitas University impegnati nella gestione della più grande emergenza sanitaria italiana degli ultimi anni. La lotta al Coronavirus è ora sul podcast Humanitas Voice: le storie dal fronte della cura, canale che raccoglie testimonianze da più città: Torino, Rozzano, Milano, Bergamo e Castellanza, dove gli ospedali Humanitas si sono rapidamente trasformati per assistere centinaia di pazienti contagiati dal virus.
I podcast sono disponibili sulle principali piattaforme musicali, come Spreaker, Spotify e Deezer, suddivisi in playlist a seconda della città.
Quello che ne risulta è un grande diario vocale, in continua costruzione, destinato a lasciare una traccia viva di un momento importante della nostra storia.
La voce di Giancarlo Barberis, Cardiologo
Il racconto di come si è rimesso in gioco contro il Covid-19.
Ascolta “La storia di Giancarlo Barberis – Cardiologo” su Spreaker.
La voce di Salvatore Belmonte, Coordinatore infermieristico
Il racconto di come in poche ore tutto in Clinica è cambiato radicalmente.
Ascolta “La storia di Salvatore Belmonte – Infermiere” su Spreaker.
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Storie di evoluzione personale, responsabilità e coesione
Nelle voci dei professionisti al fronte ospedaliero non c’è solo la fatica, ma anche lo stupore di vedere come l’emergenza abbia spinto ogni persona a dare il massimo per operare trasformazioni logistiche e organizzative mai viste prima: aprire nuovi reparti, con tutto il supporto tecnologico e umano necessario, gestire un fiume di pazienti spesso in condizioni critiche, ma anche le emozioni dell’autoisolamento per proteggere i propri cari. Sono storie di chi resiste e spera, aggrappandosi alle emozioni comunicate con gli occhi e ai sorrisi dei primi pazienti guariti.