I consigli del dottor Luigi Milano, responsabile della Chirurgia del piede di Humanitas Cellini: «Vestirsi troppo fa male perché non permette lo scambio di calore con l’ambiente che è alla base della termoregolazione – afferma -. Gli esercizi di stretching sono fondamentali e vanno eseguiti a casa, al caldo, prima di uscire a correre».
«Si può andare a correre anche col freddo, ma solo dopo aver fatto attenzione a vestirsi nel modo giusto e aver eseguito gli adeguati esercizi di stretching». Il dottor Luigi Milano, responsabile della Chirurgia del piede di Humanitas Cellini, rassicura così gli adepti del running che mai rinuncerebbero ai propri chilometri quotidiani, neanche al cospetto delle temperature invernali che possono coincidere con umidità e ghiaccio.
«Per proteggersi dal freddo occorre ovviamente vestirsi a sufficienza – spiega il dottor Milano -, ma bisogna farlo ricordandosi di una cosa importante che vale in tutte le stagioni: quando andiamo a correre dobbiamo vestirci come se là fuori ci fosse una temperatura superiore di dieci gradi a quella realmente esistente. Significa che se oggi ci sono appena 2 gradi e io decido di andare a correre, devo farlo vestendomi come se di gradi ce ne fossero 12». Vestirsi troppo fa male perché non permette lo scambio di calore con l’ambiente che è alla base della termoregolazione: «Ecco perché dobbiamo indossare capi d’abbigliamento che favoriscono la traspirazione – prosegue il dottor Milano -. Fortunatamente è sempre più raro incontrare runner con addosso k-way o altre giacche simili che rappresentano l’esatto contrario di quanto serve a rendere la corsa salutare».
Più che mai necessario, in inverno come in qualsiasi altra stagione, è il riscaldamento da effettuare prima di scendere a correre in strada: «Gli esercizi di stretching sono fondamentali – conferma il dottor Milano -. Vanno eseguiti a casa, al caldo, prima di uscire: caviglie, ginocchia, anche, colonna vertebrale. Ci aiuteranno a essere più caldi e a prevenire in modo importante i possibili traumi articolari e muscolo-tendinei dovuti alla fretta di correre senza il giusto riscaldamento».
Come sempre, per chi si avvicina al mondo del running è più che mai opportuno un controllo medico, utile a valutare la funzione cardiovascolare e respiratoria. «Chi ambisce a fare qualcosa in più di una semplice corsetta e mira a un’attività di corsa più intensa – aggiunge il dottor Milano – deve rivolgersi anche a un ortopedico per evitare che l’attività sportiva diventi controproducente in caso di eventuali situazioni morfologiche e funzionali o patologie pre-esistenti».
Che cosa dice il dottor Milano a chi delegherà alla corsa il compito di smaltire i chili di troppo accumulati durante le feste natalizie? «Che non sarà un’ora di corsa ad annullare gli effetti del cenone – è la risposta -. Soprattutto per chi non ha l’abitudine di correre è opportuno fare attenzione a non fare troppi chilometri illudendosi che questi siano la soluzione utile a perdere peso». A Natale e in qualsiasi altro periodo dell’anno vale una semplice regola: «È necessario aumentare i carichi di lavoro con gradualità, anche alternando la corsa con altre attività sportive o momenti di riposo – aggiunge il dottor Milano -. Per chi è al debutto o per chi non indossa le scarpe da running da molto tempo è ad esempio opportuno alternare corsa e camminata veloce, in modo da non andare incontro a sforzi eccessivi e relativi infortuni. Anche dopo la corsa è sempre opportuno eseguire esercizi di allungamento muscolare, utili a prevenire le patologie muscolo-tendinee». E in ogni caso, senza mai esagerare: «Sono molto importanti i tempi di recupero – conclude il dottor Luigi Milano -. Se sottoposto ai microtraumi imposti dalla corsa, il nostro organismo ha una capacità di assorbimento limitata che, una volta superata, sfocia in patologia. Spesso risulta difficile accorgersi in tempo del superamento di questa soglia, possiamo però evitare di esagerare, soprattutto nella fase iniziale della nostra stagione della corsa».