L’avvio del nuovo anno scolastico riporta l’attenzione su un tema che riguarda molti bambini e le loro famiglie: al logopedista tocca la valutazione e a riabilitazione dello studente che ha un DSA. Con strumenti utili ad affrontare il proprio percorso scolastico in modo più sereno e motivante.
Disturbi dell’apprendimento: l’avvio del nuovo anno scolastico riporta l’attenzione su un tema che riguarda molti bambini e le loro famiglie e che spesso chiama in causa il lavoro del logopedista. La diagnosi funzionale è di competenza del foniatra o del neuropsichiatra infantile, al logopedista tocca la riabilitazione. Per un problema di dislessia, discalculia o disortografia, spetta a questi ultimi il compito di mettere in atto il trattamento utile a potenziare tutto ciò che può compensare tali disturbi.
Gli insegnanti che segnalano difficoltà del bambino su lettura, ortografia o abilità matematiche portano il logopedista a una valutazione con test standardizzati: dai risultati si può eventualmente avviare il percorso di certificazione che può portare alla diagnosi di DSA (Disturbo specifico dell’apprendimento): si tratta di una tutela per il bambino o ragazzo che potrà così disporre di strumenti ad hoc per affrontare il proprio percorso scolastico in modo più sereno e motivante. Tali strumenti possono essere compensativi, come la calcolatrice per il discalculico o il computer con correttore automatico per il disortografico. Oppure dispensativi: davanti a una forte dislessia, per esempio, lo studente può essere dispensato dalla lettura ad alta voce per non farlo sentire inadeguato. In genere, tutte le difficoltà risiedono nella mancanza di automatizzazione dei diversi meccanismi che regolano il processo di apprendimento: sempre come esempio, questa difficoltà nei meccanismi del calcolo non permette di memorizzare le tabelline.
La valutazione eseguita dal logopedista possiede anche un obiettivo riabilitativo. Ogni trattamento è individuale e dettato dai dati definitivi della valutazione che servono a declinarne gli obiettivi: potenziamento della velocità di lettura, auto-correzione dell’ortografia, potenziamento degli aspetti aritmetici e della velocità di calcolo ne sono alcuni esempi. Tutto associato al potenziamento delle funzioni esecutive: perché l’attenzione e la memoria di lavoro sono le attività cognitive che rappresentano il tappeto dell’apprendimento. È bene muoversi in modo tempestivo, superata la scuola primaria il trattamento diventa meno efficace, ecco perché è opportuno intervenire tra la seconda e la quinta elementare. Con una raccomandazione finale dedicata ai genitori: la certificazione è una tutela, non una classificazione. Quindi non va temuta né demonizzata.