«Lo zaino scolastico non è la causa di deformità strutturate ma può contribuire a causare dolori importanti», spiega il dottor Leonardo Zottarelli, ortopedico di Humanitas Cellini. «Posture scorrette e sedentarietà sono le altre cattive abitudini che genitori e ragazzi devono evitare».
Zaino in spalla e problemi alla schiena. La ripresa della scuola ripropone un tema che rappresenta da sempre fonte di preoccupazione per i genitori: non sarà troppo pesante? non farà male a mio figlio? non lo farà crescere con la schiena storta? non gli verrà la scoliosi? «Sfatiamo subito questo falso mito: allo zaino scolastico non possono in alcun modo essere correlate deformità vere e strutturate come scoliosi o cifosi», si premura di spiegare il dottor Leonardo Zottarelli, ortopedico della Chirurgia vertebrale di Humanitas Cellini. Che però aggiunge: «Se usato male e abbinato a una predisposizione del bambino o del ragazzo, lo zaino può comunque diventare un co-fattore per sviluppare un dolore alla schiena, come la classica lombalgia».
La crescita e, in particolare, l’inizio della pubertà rappresentano una fase delicata per la schiena di chi sta diventando adulto: «Le strutture muscolari si irrobustiscono progressivamente per poter sopportare carichi più pesanti – prosegue il dottor Zottarelli -. È un passaggio che modifica in maniera sostanziale il corpo del bambino, spesso poco tonico e afflosciato sulla propria struttura scheletrica». Al quale talvolta si aggiungono le cattive abitudini: «La postura dei bambini andrebbe corretta fin da subito – continua -. Purtroppo l’assenza di un’azione preventiva a scuola fa sentire i suoi effetti, soprattutto perché combinata con un atteggiamento posturale di gran moda tra i più giovani: tronco molto anteposto e spalle chiuse in avanti che accentuano la normale curva dorsale. È un comportamento molto scorretto che protratto nel tempo può favorire squilibri bio-meccanici in grado di causare dolore e problemi anche in età adulta».
E lo zaino scolastico? «Rappresenta un peso in più che grava sulla schiena dei ragazzi – risponde il dottor Zottarelli -, non tanto per il peso in sé, quanto per come viene portato» Un corretto utilizzo dello zaino scolastico obbedisce a questi cinque punti:
- Non lanciare lo zaino sulla schiena ma indossarlo dopo averlo appoggiato sul banco, aver piegato le ginocchia e non aver coinvolto in alcun modo il rachide nello sforzo di sollevamento.
- Scegliere un modello di zaino proporzionato al fisico dello studente, dotato di bretelline ampie e imbottite che aderiscano alla schiena distribuendo il peso lungo le spalle in maniera uniforme.
- Appoggiare perfettamente lo zaino alla schiena, evitando assolutamente di farlo scendere e penzolare oltre la linea dei glutei, dove causa un eccessivo sbilanciamento e favorisce una scorretta distribuzione dei pesi.
- Utilizzare anche la chiusura anteriore che contribuisce a mantenere la schiena solidale con lo zaino e a evitare l’effetto pendolo che qualche volta osserviamo nei ragazzi in corsa per prendere il bus.
- Caricare lo zaino in modo mirato, mettendo le cose più pesanti, voluminose e rigide verso lo schienale e distribuendo il resto verso l’esterno facendo attenzione che nulla balli all’interno dello zaino stesso.
Il peso dello zaino, come consigliato dal ministero della Salute, non dovrebbe mai superare il 10-15 per cento di quello del ragazzo. «Ai genitori raccomando di scegliere quello più utile che non sempre è il più bello o il più desiderato dai propri figli», precisa il dottor Zottarelli che invita a fare attenzione anche al più che mai diffuso trolley: «È utile perché non sovraccarica la schiena ma implica il gesto innaturale del trascinamento e perciò va utilizzato con cura».
Ai problemi di schiena dei bambini possono quindi contribuire cattive posture abbinate a un utilizzo maldestro dello zaino scolastico. Ma un ruolo decisivo lo può giocare la sedentarietà: «Un’adeguata attività sportiva aiuterà a sviluppare la muscolatura in modo omogeneo e ad assumere una postura più corretta – conferma il dottor Zottarelli -. Non mi sento di consigliare uno sport in particolare, in quanto a queste età dovrebbe avere sempre un ruolo ludico ed educativo». Oltre che favorire l’attività sportiva, cosa possono fare i genitori per la buona salute della schiena dei propri figli? «Richiamarli a una postura corretta, soprattutto durante la fase dello studio – conclude il dottor Leonardo Zottarelli -. Si studia sul tavolo, non sul divano o sul letto, ben aderenti allo schienale della sedia, con i polsi appoggiati sul tavolo e con la testa non troppo piegata in avanti per la lettura. Anche a scuola, a tavola o sul bus è bene evitare quelle posture scomposte che potrebbero richiedere il conto in età adulta».