Malattie della tiroide: dall’inizio di marzo è attivo in Humanitas Cellini un ambulatorio che si occupa di diagnosi e trattamento delle patologie endocrine con l’apporto dell’équipe ospedaliera di Humanitas Gradenigo diretta dal professor Fabio Orlandi.
Malattie della tiroide e non solo. Dall’inizio di marzo è attivo in Humanitas Cellini un nuovo ambulatorio di Endocrinologia e metabolismo che si occupa della diagnosi e del trattamento delle patologie endocrine. L’ambulatorio conta sulle competenze dell’équipe di Endocrinologia e metabolismo di Humanitas Gradenigo diretta dal professor Fabio Orlandi: «Il nostro lavoro è principalmente indirizzato alle malattie della tiroide – afferma il professor Orlandi -, molto frequenti, soprattutto tra le donne, ma nella maggior parte dei casi prevenibili e curabili senza conseguenze importanti sulla salute».
Controllata dall’ipofisi, la tiroide è la ghiandola deputata alla produzione e alla secrezione degli ormoni tiroidei, necessari per la crescita e lo sviluppo del nostro organismo. La sua forma ricorda quella di una farfalla, appoggiata al confine tra laringe e trachea alla base anteriore del collo. Una posizione che la rende facilmente raggiungibile per l’ispezione e la palpazione. «Se ben identificate e curate nei tempi giusti – ribadisce il professor Orlandi – le malattie tiroidee non comportano rilevanti conseguenze cliniche e possono essere affrontate con farmaci o preparati ormonali ad hoc». E’ il caso dell’ipotiroidismo («Si corregge agevolmente attraverso l’assunzione dell’appropriato ormone tiroideo») o dell’ipertiroidismo («Per ridurre l’eccessiva produzione ormonale si ricorre a farmaci che la bloccano»).
Molta attenzione viene dedicata anche ai noduli della tiroide, tumefazioni liquide, solide o miste che si formano all’interno della ghiandola. «La maggior parte dei noduli tiroidei è benigna e non comporta alterazioni funzionali della ghiandola – precisa il professor Orlandi -. Meno del 5 per cento di questi noduli corrisponde invece a un tumore maligno che può essere curato mediante l’asportazione della tiroide, da associare o meno alla terapia radio metabolica, anche se oggi in molti casi le metodiche mininvasive risolvono la patologia in fase precoce».
A causare i noduli alla tiroide contribuisce in primis la carenza di iodio che è caratteristica dell’Italia: «Lo iodio è la materia prima degli ormoni tiroidei – conferma il professor Orlandi – e quando risulta carente genera la crescita di noduli riscontrabili una volta su dieci attraverso la semplice palpazione ma spesso bisognosi di un esame ecografico». Per non accusare una carenza di iodio esiste un rimedio molto semplice: «Usare il sale iodato – è la risposta -. Contiene quanto serve a far lavorare bene la nostra tiroide ed è bene utilizzarne la giusta quantità soprattutto con i bambini e le donne in gravidanza. “Poco sale ma iodato” è l’imperativo categorico che deve accompagnare i soggetti più a rischio di questa patologia».
Oltre che della malattia della tiroide, il nuovo ambulatorio di Endocrinologia e metabolismo di Humanitas Cellini si prende anche cura delle malattie del metabolismo calcio-fosforo (come iperparatiroidismo o ipoparatiroidismo) e di osteoporosi, di ipogonadismo maschile e femminile e di malattie andrologiche, di obesità e dismetabolismi, di malattie ipotalamo-ipofisarie e di malattie del surrene quali la sindrome di Cushing, gli incidentalomi surrenalici, l’iperladosteronismo e la feocromocitoma.