Il Direttore generale Paolo Berno analizza l’anno che sta per chiudersi: «Ai nostri pazienti abbiamo offerto nuovi servizi e professionalità, stimolati anche dal nome Humanitas».
«E’ stato un anno molto importante, il primo con il nome di Humanitas. Una novità che ha reso il nostro ospedale ancora più visibile all’esterno e che ha rappresentato un importante riconoscimento all’attività svolta in questi anni da tutto il personale». Sono le parole che Paolo Berno, Direttore generale di Humanitas Cellini, utilizza per descrivere il 2016 in chiusura: «Ai pazienti la nuova denominazione dell’ospedale ha portato una maggiore consapevolezza della presenza e dell’azione di Humanitas sul territorio torinese, rafforzata anche dall’ospedale Gradenigo – prosegue -. Per il personale medico, assistenziale e amministrativo di Humanitas Cellini questo deve essere motivo di grande orgoglio ma anche di maggiore responsabilità, da indirizzare in un crescente impegno verso la qualità e il miglioramento continuo del percorso del paziente all’interno dell’ospedale, dalla prima visita fino al follow-up post chirurgico».
Il 2016 di Humanitas Cellini è stato caratterizzato anche da rilevanti cambiamenti nell’offerta complessiva della struttura. Si è avviata l’attività di Radiologia interventistica vascolare che, diretta dal dottor Claudio Rabbia con il sostegno delle dottoresse Roberta Eva Pini e Carla Suriani, ha già eseguito oltre 300 interventi. «In questo modo si è completata l’offerta di patologia vascolare che già contava sull’attività di chirurgia vascolare arteriosa e venosa», osserva Paolo Berno.
Altra novità importante nell’anno che sta per concludersi è stata l’inizio della collaborazione con una nuova équipe di Oculistica, diretta dai dottori Felice Miranti e Marco Jacobbi. «Per Humanitas Cellini ha rappresentato l’opportunità di rafforzare l’offerta e affiancare una nuova équipe a quella già operativa del dottor Francesco Mele – commenta il Direttore generale -. In questo modo si è confermato il ruolo di primo piano che Humanitas Cellini riveste nel contesto cittadino circa il trattamento della patologia della cataratta».
Durante il 2016 si è inoltre consolidata l’attività del Centro di Chirurgia uretrale, diretto dal dottor Enzo Palminteri con la dottoressa Elisa Berdondini: «Si occupa di interventi ad alta specificità, eseguibili solo in pochi Centri specializzati per competenza ed esperienza – fa notare Paolo Berno -. Tanto che nel corso dell’anno in chiusura il Centro di Chirurgia uretrale di Humanitas Cellini ha attirato circa 460 pazienti provenienti da 20 diverse regioni d’Italia». Il 2016 ha altresì registrato la partecipazione di Humanitas Cellini alla campagna nazionale di prevenzione urologica #controllati che ha visto in prima fila anche il dottor Ugo Ferrando nel sostenere l’importanza di una visita urologica preventiva all’anno per gli uomini che hanno superato i 50 anni di età.
Il restyling del Blocco operatorio A di Humanitas Cellini, il rebranding con il marchio Humanitas interno ed esterno dell’ospedale e un sito web rinnovato e più accessibile agli utenti hanno invece rappresentato le principali iniziative realizzate fuori dall’ambito clinico. «L’aspetto che mi sento di dover sottolineare è quello della grande disponibilità e del grande impegno profuso da tutto il team di Humanitas Cellini nel corso di un anno molto intenso ma capace di creare nuove opportunità per i pazienti e per tutta la struttura – conclude il Direttore generale, Paolo Berno -. Si tratta di un bel segnale di serenità e fiducia da interpretare come buon viatico per il 2017».