Un giorno di convegno con spirometria gratuita e il personale sanitario di Humanitas lo scorso 30 aprile nella Piazza dei Mestieri di Torino.
Polmoni in fumo: un’intera giornata dedicata a spiegare vantaggi e benefici di chi vive senza fumo. E’ quella che s’è svolta sabato 30 aprile nella Piazza dei Mestieri di Torino e che ha permesso a decine di persone di effettuare una spirometria gratuita, assistite del personale sanitario e dalle attrezzature messe a disposizione da Humanitas Cellini, Humanitas Gradenigo e Clinica Fornaca.
Il fumo di tabacco rappresenta la causa della maggior parte delle malattie respiratorie croniche e del cancro al polmone. Nei paesi occidentali la Broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco), vera e propria malattia del fumatore, occupa ormai il terzo posto tra le cause di morte e porta con sé i suoi elevatissimi costi umani, sociali ed economici. Ecco perché tutti gli operatori sanitari, pneumologi su tutti, si sforzano di diffondere una cultura antifumo che dica una cosa semplice: senza fumo si vive di più e si vive meglio.
In Italia fuma oggi il 20,8 per cento della popolazione: seppur nel corso degli anni s’è assistito a una graduale decrescita del numero dei fumatori, pare molto difficile scalfire lo “zoccolo duro” del 20 per cento di fumatori che oggi conserva questo vizio. In media, ciascun fumatore consuma 13 sigarette al giorno: quelle confezionate risultano in calo, mentre a crescere con costanza sono quelle di tabacco trinciato. Chi smette di fumare lo fa in media a 42 anni: «Il fumo rappresenta la causa diretta di 28 diverse malattie – hanno sottolineato gli esperti durante il convegno di sabato 30 aprile alla Piazza dei Mestieri – e compromette in modo evidente lo stato di salute di chi fuma». Ma non è mai troppo tardi per dire basta: «A qualsiasi età lo si faccia – è stata la conclusione -, smettere fa comunque bene alla salute».
L’organizzazione dell’iniziativa è stata dell’associazione Un calcio al Fumo che, nell’occasione, ha organizzato una giornata di convegno rivolta a professionisti, operatori sanitari e a tutti quelli interessati ad approfondire aspetti sanitari, educativi e ambientali correlati al fumo. Al tavolo si sono succeduti medici e specialisti di ospedali e Asl torinesi, esponenti dell’Arpa Piemonte e medici provenienti da altre regioni. L’intervento introduttivo è stato curato da Ilaria Palmi, ricercatrice presso il Dipartimento del farmaco dell’Istituto superiore di sanità, che ha presentato il “Rapporto nazionale sul fumo 2015”.