La chirurgia vascolare si occupa della terapia delle patologie del sistema vascolare, cioè dei vasi sanguigni arteriosi e venosi di tutti i distretti corporei. Una diagnosi accurata e trattamenti con tecnica chirurgica e endovascolare effettuata con le metodiche più moderne offrono oggi al paziente risultati efficaci e duraturi.

Ne parliamo con il dottor Farhang Farsi, Responsabile della Chirurgia Vascolare delle strutture Humanitas di Torino.

Di quali patologie si occupa la chirurgia vascolare?

La Chirurgia vascolare delle strutture Humanitas di Torino si occupa della diagnosi e del trattamento chirurgico di diverse patologie del sistema circolatorio:

  • arteriopatie, di cui fanno parte le patologie dilatative – principalmente aneurismi, in particolare dell’aorta addominale e del polpaccio ele patologie steno-ostruttive, ovvero restringimenti dovuti, ad esempio, a placche ateromasiche dei tronchi sovraortici (carotidi) nell’arteriopatia carotidea
  • patologie vascolari degli arti inferiori o malattia arteriosa periferica
  • patologia venosa varicosa (varici) degli arti inferiori

In particolare, le arteriopatie sono patologie vascolari spesso asintomatiche e a sviluppo progressivo, ovvero non presentano sintomi ma, se non diagnosticate e trattate adeguatamente e in tempo, possono condurre a complicanze gravi quali ictus o ischemie, causate dall’ostruzione (stenosi) parziale o completa di un vaso arterioso, o emorragie determinate dalla rottura di aneurismi.

Nell’ambito delle arteriopatie degli arti inferiori, il chirurgo vascolare si occupa sia del trattamento e della prevenzione delle ulcere venose – chiamate anche ulcere trofiche o ulcere ischemiche – che si formano a seguito di una compromissione del circolo sanguigno, in genere, a livello della caviglia, sia del trattamento delle stenosi dei vasi degli arti inferiori, delle trombosi e della claudicatio intermittens, sintomo caratteristico che si manifesta con dolore, crampi al polpaccio durante il cammino e regredisce fermandosi e con il riposo. Le lesioni trofiche sono ulcere cutanee spesso causate da sindrome post-trombotica o insufficienza venosa cronica degli arti inferiori, e da patologie metaboliche come il diabete. Cure tempestive e prevenzione sono azioni fondamentali per limitare la progressione della malattia, il dolore e i problemi della deambulazione che, nei casi più gravi, possono portare il paziente alla necessità di intervento chirurgico.

Quali sono i trattamenti per le patologie vascolari?

La decisione del trattamento dipende da diversi fattori che il chirurgo vascolare rileva durante la visita specialistica e con esami come l’ecocolordoppler. L’ecocolordoppler è infatti l’esame fondamentale che, nelle mani di uno specialista esperto, permette di studiare il flusso sanguigno e la struttura dei vasi, monitorare una patologia vascolare già diagnosticata e rilevare anomalie come la presenza di placche ateromasiche, stenosi, aneurismi. In particolare, l’ecodoppler è un esame essenziale nella diagnosi precoce di arteriopatia dei tronchi sovraortici che, si stima, sia asintomatica nell’85% delle persone di età superiore ai 60 anni.

Sulla base della diagnosi e delle caratteristiche del paziente, pertanto, il chirurgo vascolare delle strutture di Humanitas Torino informa il paziente sulle tipologie di trattamento, da quello chirurgico tradizionale a quello endovascolare mininvasivo. L’approccio endovascolare prevede l’inserimento di protesi nelle patologie dilatative, ad esempio, attraverso un catetere introdotto dall’inguine per via femorale. Il vantaggio è la mininvasività, l’assenza di incisione chirurgica, anestesia locale o spinale, ridotti tempi di ospedalizzazione e di recupero. Per questi motivi è una tecnica che può essere indicata anche in pazienti molto anziani o che presentano fattori di rischio anestesiologici.

In caso di stenosi carotidea, ad esempio, la maggior parte delle volte è possibile effettuare un intervento in chirurgia tradizionale e in anestesia loco-regionale, e con un ricovero di due giorni.

Nella maggior parte dei casi delle arteriopatie dilatative è fondamentale agire in anticipo, monitorando con controlli periodici il diametro degli aneurismi allo scopo di prevenire la rottura, e quindi l’emorragia nell’aneurisma dell’aorta, o la trombosi nell’aneurisma popliteo. In genere, il trattamento degli aneurismi è chirurgico, sia per via endovascolare con innovative tecniche di endoprotesi, sia per via tradizionale con la chirurgia open.

In caso di claudicatio intermittens, l’arteriopatia può essere trattata per via endovascolare con tecniche mininvasive, ripetibili anche a distanza di poco tempo.

Quando è necessario rivolgersi al chirurgo vascolare?

Le patologie vascolari sono condizioni che, in genere, si presentano nelle persone over 60 e anziane, ma in presenza di alcuni fattori di rischio possono svilupparsi anche in persone più giovani. In particolare nella popolazione più giovane, i fattori che aumentano il rischio di arteriopatie e patologie vascolari sono l’abitudine al fumo di sigaretta, la sedentarietà, patologie come il diabete, l’ipertensione, dislipidemie, l’obesità. In presenza di questi fattori, è consigliabile rivolgersi allo specialista per effettuare l’esame ecocolordoppler per lo studio dell’apparato vascolare, allo scopo di attuare il monitoraggio o il trattamento precoce di eventuali patologie, oppure porre in atto azioni di prevenzione per eventi quali ictus, ischemie, rotture di aneurismi.