In questo periodo di ritorno alla quotidianità dopo le festività dilagano i buoni propositi, fra cui il famoso “da gennaio inizio la dieta”. Ma c’è davvero bisogno di mettere in atto restrizioni particolari dopo cenoni e brindisi e ricorrere alle famose “diete detox” come rimedio per i chili in più accumulati?
Approfondiamo l’argomento con la dottoressa Vittoria Roscigno, dietista delle strutture Humanitas di Torino.
Le diete detox possono essere un efficace rimedio?
La scienza ci dice altro. Intanto va specificato che i chili in più che la bilancia effettivamente rileva, nella maggior parte dei casi si traducono in accumulo di liquidi dovuto al consumo di pasti più abbondanti e di alimenti maggiormente sapidi e dolci, ma non di tessuto adiposo. Basti pensare ad esempio che per accumulare 1kg di adipe è necessario un surplus calorico di 7000 Kcal rispetto al proprio fabbisogno, e 7000 Kcal nella pratica si traducono in circa 20 porzioni di lasagne. Inoltre è ormai dimostrato che l’eccessiva restrizione alimentare, quella imposta dalle famose diete detox, non solo è dannosa da un punto di vista psicologico ma anche biochimico, poiché predispone alla caduta nell’iperalimentazione in momenti successivi. Affidarsi a diete ‘fai da te’ o a diete proposte indistintamente per tutti che promettono di “far ritornare in forma” in tempi record, può insomma causare più danni che benefici.
Come rimettersi in forma correttamente?
Il consiglio è quello di tornare ad un’alimentazione sana, equilibrata, bilanciata, che preveda l’inclusione di tutti i gruppi alimentari nella propria routine, rispettando quelle che sono le frequenze di consumo consigliate dalle Linee Guida e le porzioni di riferimento, che però, va detto, cambiano da persona a persona. Ricordiamoci infatti che in termini di benessere fisico e psicologico è l’equilibrio alimentare che paga sul lungo periodo, equilibrio nel quale sono compresi anche i momenti di convivialità che prevedono pasti maggiormente abbondanti e con cui si può serenamente convivere, anche grazie a un percorso con uno specialista.
Perché rivolgersi a uno specialista?
Come buon proposito per l’inizio del nuovo anno, più che affidarsi a regimi dietetici “shock” basati principalmente su rinunce o addirittura sull’eliminazione di interi gruppi alimentari, è più efficace valutare l’inizio di un percorso mirato all’educazione alimentare che sia personalizzato sulle esigenze di ciascun paziente, in modo che si possano acquisire tutti gli strumenti necessari per raggiungere un sereno rapporto con il cibo e il proprio corpo che sia sostenibile sul lungo termine.