Che cos’è l’impianto di protesi di spalla?
La chirurgia protesica della spalla ha registrato notevoli progressi negli ultimi anni, permettendo di ottenere un notevole miglioramento dei risultati clinici, tanto da poter considerare l’impianto di una protesi di spalla un intervento ormai di “routine” nei centri specializzati in chirurgia della spalla.
Diverse patologie possono essere trattate con successo mediante l’impianto di una protesi di spalla. Le più frequenti sono:
- Artrosi gleno-omerale concentrica, in cui i tendini della cuffia dei rotatori sono validi
- Artrosi gleno-omerale eccentrica (cuff tear arthropathy);
- Artrosi post-traumatica
- Osteonecrosi
- Artrite reumatoide
Fondamentale è l’esame clinico dello specialista ortopedico, che deve individuare la patologia di base e valutare le richieste funzionali, le esigenze e le aspettative di ogni singolo paziente.
Un accurato planning pre-operatorio con le opportune indagini cliniche e strumentali (Rx, TC, RMN,EMNG), è fondamentale per scegliere il modello protesico più adatto tra i tanti sistemi protesici oggi esistenti.
Presso il nostro centro, si utilizzano, nei casi selezionati, protesi di resurfacing, mini-invasive, che consentono di rispettare le caratteristiche anatomiche dell’articolazione e preservare buona parte del patrimonio osseo del paziente, in modo da ripristinare la biomeccanica naturale dell’articolazione del paziente.
In altre patologie (fratture pluriframmentarie scomposte, artrosi gleno-omerale eccentrica) è necessario ricorrere a protesi più invasive, come endoprotesi, artroprotesi anatomiche, protesi inverse.
In particolare, nei pazienti in cui vi è un’artrosi invalidante, associata a un’insufficienza dei tendini della cuffia dei rotatori, viene impiantata la cosiddetta “protesi inversa”, che, attraverso una nuova e complessa biomeccanica, sopperisce all’assenza dei tendini della cuffia dei rotatori, sfruttando i grandi muscoli superficiali, come il deltoide, per permettere il movimento dell’arto superiore.