Le feci nastriformi hanno forma e consistenza paragonabili a quelle di un nastro. Non sono sempre spia di una patologia, dato che anche in condizioni di normalità l'aspetto delle feci varia quotidianamente e dipende dalle abitudini alimentari del soggetto. Tuttavia, se le feci espulse assumono un aspetto filiforme, ossia hanno una forma stretta e sottile simile a quella delle matite, se compaiono anche stitichezza e senso di malessere generalizzato, si potrebbe trattare di un segno di condizioni patologiche. Le feci nastriformi potrebbero essere dovute a una massa presente nell'ultima parte dell'intestino, quindi a livello del colon o del retto, che, restringendo il diametro dell'intestino, limita la dimensione delle feci che perdono il loro aspetto cilindrico.
Quali patologie possono essere associate alle feci nastriformi?
Le patologie che più comunemente sono associate a questa condizione sono:
- colite ulcerosa
- emorroidi
- ipertrofia prostatica benigna
- malattia di Crohn
- ragadi anali
- sindrome dell'intestino irritabile
- stitichezza
- tumore del colon-retto
- tumore della prostata
- ulcere rettali
Si ricorda che questo non è un elenco esaustivo e che è meglio consultare il medico in caso di persistenza dei sintomi.
Cosa fare in caso di feci nastriformi?
Le feci nastriformi non rappresentano sempre la spia di un disturbo e non esistono rimedi specifici per questo problema. Si tratta, in ogni caso, di un segno che se dura nel tempo indica la necessità di sottoporsi a cure mediche specialistiche e a esami diagnostici per escludere che ci siano patologie gravi in atto.
È bene consultare tempestivamente il medico:
- in presenza di sangue, muco e pus nelle feci;
- se le feci si presentano particolarmente scure;
- in caso di dolori o crampi addominali;
- se compare febbre alta;
- in caso di blocco della defecazione improvviso e prolungato.