L'escara è una lesione cutanea, ben circoscritta rispetto al tessuto circostante sano, caratterizzata dalla presenza di una crosta formata da siero, sangue o pus. Ha generalmente un colore scuro.
Il tessuto che costituisce l'escara progressivamente si isola rispetto al tessuto circostante sano. Le cellule coinvolte non ricevono più sangue, ossigeno e sostanze nutritive e così degenerano, si induriscono e si staccano, lasciando spesso una cicatrice. L'escara è dunque la conseguenza della morte delle cellule mediante necrosi. Presenta alcune caratteristiche:
- può essere friabile o molto dura, superficiale o profonda;
- può essere associata a gravi ustioni;
- può comparire dopo l'assunzione di alcuni farmaci, dopo un congelamento, dopo alcune infezioni o dopo il morso di alcuni serpenti;
- può essere dovuta a decubito prolungato, poiché la pressione costante sulla pelle può limitare l'afflusso di sangue provocando necrosi tissutale.
Quali malattie possono essere associate all'escara?
Le patologie più comunemente associate a escara sono le seguenti:
- fuoco di Sant'Antonio
- impetigine
- intossicazione da antrace
- ustioni
Si ricorda che questo non è un elenco esaustivo e che è meglio consultare il medico in caso di persistenza dei sintomi.
Cosa fare in caso di escara?
In genere l'escara cade da sola lasciando il posto a una cicatrice.
In alcuni casi, per esempio quando l'escara è particolarmente profonda o estesa, può essere necessaria la rimozione chirurgica.